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Cuneo, madre e figlio muoiono nel laboratorio della loro panetteria per una fuga di monossido di carbonio

A scoprire i cadaveri è stato un parente, che ha allertato il 118 ma i soccorsi sono stati vani. Il sindaco di Torre Mondovì: "Una tragedia"

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Una donna di 78 anni e il figlio quarantenne sono morti nella loro panetteria a Torre Mondovì (Cuneo) per un'intossicazione da monossido di carbonio. A dare l'allarme, intorno alle 8.45, è stato un nipote che lavorava nel negozio. Nonostante l'intervento rapidissimo del 118, dei vigili del fuoco e dei carabinieri, per i due panettieri non c'è stato nulla da fare.

Il nipote all'arrivo in negozio ha notato la saracinesca ancora abbassata, così è andato sul retro e da una finestra ha visto i corpi di madre e figlio distesi a terra. Oltre a lui c'era anche un cliente che doveva ritirare la spesa.

Ad uccidere Bruno Manuello e la madre Ernesta Boglio Ernesta è stata una fuga di gas dal forno nel quale stavano cuocendo il pane. Le indagini per approfondire l'accaduto sono in corso. Sul posto, oltre al 118 e ai vigili del fuoco, sono arrivati i carabinieri, il personale dello Spresal, il Servizio prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro e il medico legale.

"Una tremenda tragedia per tutto il paese - commenta il sindaco di Torre Mondovì, Gianrenzo Taravello - Manuello è la panetteria storica del paese, portata avanti da due generazioni. Siamo profondamente addolorati per la morte dei due titolari. Ci stringiamo ai familiari e porgiamo le nostre più sentite condoglianze in queste momento terribile. Il monossido purtroppo è un qualcosa che, in pochissimo tempo, non dà scampo".

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