Era atteso come il film scandalo di Cannes 74 e sul fronte shock "Benedetta" di Paul Verhoeven ha mantenuto le promesse, con i suoi tratti erotici-eretici. Tratto da una storia vera (l'adattamento del libro "Atti impuri - Vita di una monaca lesbica nell’Italia del Rinascimento"), e con protagonista Virginie Efira, il film in concorso del regista di "Basic Instinct" racconta la storia vera di Benedetta Carlini, suora lesbica nell'Italia rinascimentale che, dopo essersi ritirata in un convento, inizia una storia d'amore con un'altra consorella, Bartolomea (Daphne Patakia).
Paul Verhoeven torna a dare scandalo cinque anni dopo "Elle". Il regista olandese ha portato sulla Croisette un altro film controverso che non lascia indifferenti: durante la sua carriera ha spesso giocato con l'erotismo e con il discorso su sesso e potere, cercando di provocare, ma anche destabilizzare le regole e le convenzioni del cinema. E così l'attesissima pellicola sulla suora lesbica che sogna Gesù, vive nell'abbazia di Pescia, ha le stimmate e fa l'amore con la consorella usando una statuetta della Vergine trasformata in sex toy, ha tenuto banco nella quarta giornata.
ANNA FRANK DIVENTA MITO CON ARI FOLMAN - Fuori concorso c'era invece "Dove è Anna Frank", il nuovo film d'animazione del regista israeliano Ari Folman (del premiatissimo "Valzer con Bashir"). Il disegno animato di uno dei cineasti più originali e carismatici di Israele chiama in causa questa volta la piccola olandese, martire della crudeltà nazista. Ma al centro di questa storia c'è Kitty, l'amica immaginaria a cui Anna Frank dedicò il suo diario che, nell'Europa di oggi, va alla ricerca di antiche memorie e minacciosi fantasmi. Attesissimo in Cannes Premiere ha ricevuto quasi 10 minuti di ovazione, un enorme successo per un film "per famiglie che aggiorni e perpetui il ricordo di qualcosa che non dovrebbe accadere mai più".
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