Il ministro della Giustizia, Marta Cartabia, ribadisce la bontà della sua riforma sottolineando come il nuovo testo corregga "gli effetti problematici" della legge Bonafede, soprattutto in tema di prescrizione. "Abbiamo stabilito tempi certi per la conclusione dei giudizi di appello e Cassazione. Giudizi lunghi recano un duplice danno: frustrano la domanda di giustizia delle vittime e ledono le garanzie degli imputati", spiega il ministro.
"Non è un banale compromesso politico, è ispirata al bilanciamento tra quelle due esigenze: fare giustizia, nel rispetto delle garanzie. Questo è ciò che ci chiede la Costituzione: bilanciamento fra principi, proporzionalità tra valori, equilibro tra esigenze in conflitto. E quando si parla di giustizia ritengo che l'equilibrio sia una virtù, non un demerito", spiega il ministro in un'intervista al Corriere della sera.
"Ora lealtà dei partiti" "La giustizia da anni è il tema più divisivo in Italia. E le forze politiche dell'attuale maggioranza hanno sensibilità opposte e molto infiammate. Che si sia riusciti ad approdare ad un testo condiviso e comunque incisivo rende il traguardo ancora più significativo". Adesso "quanto alla lealtà futura, mi auguro che il senso di responsabilità dimostrato da tutti i ministri prevalga su ogni altra
considerazione, nell`interesse del Paese: le forze politiche conoscono bene gli impegni presi con l`Europa e le scadenze", si augura il ministro della Giustizia nella speranza che l'iter della sua riforma non venga ostacolato dai partiti.
Riforma giustizia, domenica riunione gruppi M5s con i ministri E' stata convocata per domenica un'assemblea congiunta dei gruppi Camera e Senato del M5s, alla presenza dei ministri Fabiana Dadone, Luigi Di Maio, Federico D'Incà e Stefano Patuanelli. La riunione avrà all'ordine del giorno la riforma della giustizia, sulla quale il Movimento si è spaccato tra chi chiedeva di non approvare il testo della ministra Cartabia e il relativo nodo sulla prescrizione e chi, invece, era a favore.