Covid, focolai a Malta: sull'isola bloccati almeno 120 italiani
La Valletta corre ai ripari: da mercoledì potrà entrare sull'isola solo chi avrà concluso il ciclo vaccinale
Sale il numero di italiani in quarantena a Malta: ora sono tra 120 e 130 i connazionali che si sono messi in contatto con l'ambasciata italiana. Circa 50 sono positivi al Covid, mentre gli altri sono in isolamento perché entrati in contatto con persone contagiate. Solo alcuni sono maggiorenni.
Il 9 luglio almeno 70 studenti italiani sono rimasti bloccati sull'Isola. Le comitive di teenager tornate a Malta, principalmente per partecipare a scuole estive di inglese, sono ritenute responsabili di almeno 9 focolai individuati sull'isola. Il 90% dei 252 casi attivi riguarda infatti giovani stranieri entrati nel Paese con un test molecolare negativo. Tra loro c'erano anche 21 italiani under18 che sono risultati positivi e sono stati messi in quarantena con altri 50 compagni di viaggio minorenni. Ora i numeri stanno crescendo.
L'ambasciata, in continuo contatto telefonico con i ragazzi, ha organizzato in collaborazione con le autorità un servizio di trasporto per radunare gli studenti al Corinthia Marina, a Saint Julian, riconvertito in Covid Hotel, al quale nessuno può avere accesso. Il cluster ha colpito
anche ragazzi francesi e spagnoli.
Da mercoledì 14 luglio a Malta potrà entrare solo chi è vaccinato Il quadro della ripresa dei contagi e dei nuovi focolai preoccupa La Valletta che, anche dopo il duro attacco dell'Associazione dei medici maltesi che aveva bollato l'apertura al turismo come una mossa "dilettantistica", ha deciso una netta stretta. Il vicepremier e ministro per la Salute, nonché medico, Chris Fearne ha annunciato che, da mercoledì prossimo, a Malta si potrà entrare soltanto con un certificato di vaccinazione (maltese, Green Pass Ue o della britannica Nhs) completata da almeno 14 giorni. Diventando il primo Paese europeo a farlo. Inoltre ha disposto, dallo stesso giorno, la chiusura di tutte le scuole di lingua.
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