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Giustizia, Conte: "Non canterei vittoria, anomalia sulla prescrizione"

L'ex premier: "Se un giudizio di appello durerà due giorni e un anno, se un giudizio di Cassazione durerà un anno e un giorno, il processo svanirà nel nulla"

IPA

Sul tema della giustizia "non canterei vittoria oggi, non sono sorridente in particolare sull'aspetto della prescrizione". E' quanto afferma Giuseppe Conte, sottolineando tuttavia di apprezzare il lavoro del ministro Cartabia. Per l'ex premier, sulla prescrizione "siamo ritornati a quella che era ed è un'anomalia italiana".

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"Rispetto al resto d'Europa, noi stiamo dicendo che se un giudizio di appello durerà due giorni e un anno, se un giudizio di Cassazione durerà un anno e un giorno, il processo svanirà nel nulla", prosegue Conte. "Chi canta vittoria per questa soluzione, francamente non trova il mio consenso".

"Nessun attacco a Draghi, si vuole solo fare politica" - "Si cerca sempre la contrapposizione Conte contro Draghi. Ma qui non è Conte contro Draghi, qui si tratta di confrontarsi su principi e trovare delle soluzioni", afferma ancora l'ex presidente del Consiglio. "Penso che nessuno debba permettersi di dichiarare che si vuole fare un attacco al governo Draghi se semplicemente si vuole fare politica e invocare una legittima dialettica democratica che avverrà in Parlamento".

M5s: salvata riforma prescrizione da chi voleva cancellarla "I fatti dimostrano che è stato fatto un lavoro che ha consentito di salvare la riforma della prescrizione che gli altri partiti avrebbero voluto cancellare del tutto, con un colpo di penna". E' quanto si legge in un post del M5s, pubblicato sul nuovo portale del Movimento. "La riforma della prescrizione è stata sotto attacco di tutte le forze politiche a partire dal minuto seguente alla sua approvazione. Per tutti i partiti il bersaglio non è nmai cambiato, è stato sempre la prescrizione e da mesi si sfregavano le mani al pensiero di abbattere quella che ancora oggi è per il Movimento 5 Stelle una battaglia di civiltà".

Bonafede: "M5s come gli altri, ministri timorosi" Non è mancato poi il commento proprio dell'ex ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. "Qualcuno approfitta della riforma del processo penale passata in Consiglio dei ministri, con il timoroso e ossequioso benestare dei ministri M5s (che non hanno avuto nemmeno il tempo e la possibilità di analizzare la proposta), per attaccare me e le battaglie che ho portato avanti (e che rifarei domattina, a testa alta, senza battere ciglio). Mi dispiace che quel qualcuno non si renda conto che in un processo che si conclude nel nulla (che questo nulla si chiami prescrizione o improcedibilità poco importa) c'è il più grande e grave fallimento di uno Stato di diritto", scrive su Facebook.

"La norma votata, a mio modesto parere, rischia di trasformarsi in una falcidia processuale che produce isole di impunità e che, comunque, allungherà i tempi dei processi. E' vero. Parliamo di una norma che non andrà a regime prima del 2024 e che 'concede' un po' di tempo in più per i reati di corruzione. Ma è veramente troppo poco perché è troppo lontano da quello che abbiamo promesso e realizzato",  aggiunge. "Credo fermamente che la legge sulla prescrizione contenuta nella c.d. 'spazzacorrotti' abbia dato la speranza a tanti cittadini di avere un sistema giudiziario più serio e credibile. Purtroppo,  il M5s è stato drammaticamente uguale alle altre forze politiche nonostante fosse trapelata la volontà di un'astensione.

Giustizia, cos'è la prescrizione penale

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