Al Festival dei Due Mondi di Spoleto, nello scenario di Piazza Duomo, il coro dell'Accademia di Santa Cecilia, diretta da Alvise Casellati, ha presentato "Eastern Pictures". In programma musiche di Gustav Holst, Giya Kanchely e Leonard Bernstein. Alvise Casellati, nostro ospite a "Popular", parla così delle emozioni provate nel tornare a dirigere al Festival dei due Mondi: "Un piacere ritornare a Spoleto, dopo il mio debutto di otto anni fa, dice il Maestro, una grande emozione suonare in un luogo così importante: una stupenda location come quella di Piazza Duomo, in un festival di lunghissima tradizione. A ciò si unisce anche l’opportunità di lavorare con il coro di Santa Cecilia e con i musicisti dell’Orchestra. Nel corso delle prove ho avuto modo di apprezzare la loro grande preparazione e professionalità".
Maestro, come avete preparato questo concerto?
Con il coro ed i musicisti abbiamo lavorato su un repertorio particolare, che viene scarsamente eseguito, rispettando lo spirito del Festival dei Due Mondi, che nei decenni ha messo in cartellone grandi novità, fin dai tempi del suo ideatore: il Maestro Giancarlo Menotti. Di Hols abbiamo proposto "Choral Hymns", di Giya Ksnceli abbiamo eseguito, "Amao Omi", il cui titolo tradotto significa: “guerra senza senso”, un composizione intima, di grande impatto. Di Bernstein abbiamo eseguito i "Chichester Psalms", composti nel 1965 per il festival dell'omonima cattedrale che si trova nel Sussex.
Leonard Bernstein ha rappresentato molto per lei...
Il mio maestro Bellugi era suo assistente; io risiedendo a New York, ho avuto la possibilità di conoscere personalmente la figlia del grande direttore, pianista e compositore. Memorabili furono le sue "Lectio Magitralis" all’Università di Harvard, difficile oggi che persona ai suoi livelli che possa esprimersi come: compositore, direttore d'orchestra e pianista.
Importante fu anche il suo ruolo di didatta...
Portò elementi della Filarmonica di New York nelle scuole, per far ascoltare ed apprezzare la musica ai bambini, cosa che bisognerebbe fare anche in Italia. Su youtube è ancora possibile reperire la sua spiegazione ai bambini della quarta sinfonia di Chaikowsy, con i piccoli estasiati dalle parole e dalla musica suonata al pianoforte dal Maestro.