Celle fotovoltaiche realizzate con speciali stampanti in 3D per portare energia pulita nelle zone rurali e povere del pianeta, dove circa 1,3 miliardi di persone vive senza elettricit�. E' questo l'obiettivo di un gruppo di ricercatori coreani, i quali hanno illustrato i dettagli del nuovo metodo in occasione della World Conference of Science Journalists di Seul, in Corea del Sud. I vantaggi vanno dai costi all'efficienza energetica, al trasporto dei dispositivi.
Celle pi� piccole, efficienti e flessibili - Il "segreto" dell'elevata efficienza delle celle solari stampate in 3D � rappresentato dal materiale di cui sono composte: la perovskite. Si tratta di un cristallo che garantisce elevati rendimenti, al contrario delle attuali tecnologie usate dai pannelli a base di silicio, che per funzionare richiedono una grande quantit� di luce solare. Questo materiale offre inoltre una maggiore flessibilit�, il che facilita anche il trasporto verso le aree rurali. Lo spessore ridotto delle unit�, pari a quello di una pellicola, richiede l'utilizzo di una sola stampante industriale, permettendo di risparmiare sui costi di produzione.
Installazioni in India - "Ho visto dal vivo come la tecnologia abbia permesso alle comunit� povere urbane dell'India ad accedere all'elettricit� off-grid", ha spiegato Scott Watkins della Kyung-In Synthetic, la ditta coreana che ha sviluppato le nuove celle solari a basso costo. "Il successo � dovuto all'economicit� e alla semplicit� delle nuove unit�: il film per una cella solare grande 10 centimetri per 10 � sufficiente a generare fino a 10-50 watt per metro quadrato".
I limiti della tecnologia - Questa nuova soluzione presenta tuttavia dei limiti non trascurabili. In primo luogo i "fogli" solari stampate sono molto suscettibili all'umidit� e potrebbero causare contaminazione da piombo in caso di rottura; per questo motivo i ricercatori stanno lavorando a una tecnologia "a spruzzo" che scongiurino trazioni eccessive. Inoltre, nonostante i costi di produzione risultino inferiori rispetto ai pannelli standard, mancano i capitali da investire in nuove stampanti 3D industriali perfezionate. Un altro limite � dato anche dalla mancanza di una rete di distribuzione che consenta l'accesso alla tecnologia per le zone pi� remote del pianeta.