Andiamo pazzi per la pasta, ma al momento di sceglierla, dimostriamo di avere poca fantasia: la tradizione del nostro Paese propone circa trecento formati diversi, ma ne “frequentiamo” d’abitudine una decina soltanto, sui quali si concentra il 60% del totale consumato. Gli spaghetti fanno sempre la parte del leone, protagonisti di un primo piatto su cinque in Italia e di uno su tre nel mondo. Seguono nell’ordine le penne rigate, i fusilli e i rigatoni. In generale, eccezion fatta per gli spaghetti, preferiamo la pasta corta a quella lunga e la pasta rigata alla liscia. Anche se non tutto lo sanno, per gustare al meglio ogni formato, occorre sceglierlo in funzione del condimento.
DI CHE PASTA SIAMO FATTI - Una ricerca DOXA-Unione Italiana Food approfondisce il rapporto tra gli italiani e la pasta e ci rivela che in questi ultimi tempi, i nostri connazionali l’hanno portata in tavola almeno 5 giorni a settimana, in qualche caso anche due volte al giorno. A questo considerevole attaccamento si accompagna però una certa mancanza di fantasia negli acquisti: da un lato i formati di pasta sono numerosissimi (300 secondo il censimento di Unione Italiana Food), ma nel carrello finiamo per mettere sempre gli stessi o quasi, limitando di fatto la scelta ad appena una decina, che costituiscono circa il 60% degli 1,4 milioni di tonnellate che consumiamo ogni anno. In una ipotetica Top10 dei formati più amati dagli italiani, in testa svettano gli spaghetti; seguono nell’ordine penne rigate, fusilli e rigatoni. A seguire, incontriamo farfalle, linguine, lumachine, bucatini, mezze maniche e lasagne. Questa classifica nazionale vede qualche variazione a seconda delle regioni: nel Mezzogiorno, ad esempio, sono molto popolari anche ziti, ditalini, orecchiette e pasta mista.
IL PERFETTO CONNUBIO - Quello che però non tutti sanno è che ogni formato di pasta deve trovare il giusto abbinamento con un condimento ad hoc, tanto che il formato da mettere in pentola dovrebbe essere scelto proprio in funzione del sugo che lo accompagnerà. Non tutti però seguono questa regola, come è emerso da un’indagine realizzata sull’argomento da WeLovePasta, la community di pasta lovers che riunisce 30mila utenti; per questo motivo, i Pastai Italiani di Unione Italiana Food hanno dedicato un approfondimento dedicato al connubio di sapori e consistenze, anche per invogliare gli italiani a esplorare e riscoprire i molti formati, figli della diversità, del territorio e della sua cultura, o semplicemente della fantasia dei pastai.
LE REGOLE D’ORO - Le regole generali del corretto abbinamento insegnano che i formati più “gentili” (ad esempio le farfalle) si abbinano bene con condimenti leggeri e freschi, come nel caso di pasta fredda con verdure. I formati più strutturati, come tortiglioni e bucatini, vogliono salse robuste, come ragù di carne o Amatriciana. I formati grandi, come paccheri e ziti, sono perfetti per condimenti di una certa eleganza e consistenza; le mezze maniche, invece, dato il loro ruolo più quotidiano e la loro versatilità, sono perfette con i sughi pratici e veloci, ma stanno bene anche in una Carbonara. Attenzione anche alla superficie: la consistenza porosa o rigata cattura meglio i sughi più sciolti, mentre una texture liscia è ottima con sughi più “avvolgenti”. La larghezza di tagliatelle e pappardelle tende a “spalmarsi” sulla lingua e quindi vuole un sugo saporito, come il ragù di cinghiale, mentre le conchiglie raccolgono alla perfezione al loro interno i sughi leggeri.
PASTA E DESIGN - L'innovazione in tavola ruota anche intorno alla progettazione di nuovi formati, una sfida che ha coinvolto designer di tutto il mondo, anche se con risultati altalenanti. Le tendenze per il futuro parlano di estrema personalizzazione, resa possibile dalle stampanti 3D: un software progetta il formato e costruisce il necessario in breve tempo: a questo punto si inserisce l’impasto - anche questo personalizzabile - nella macchina e il gioco è fatto. Chissà se queste nuove creazioni riusciranno a scalzare lo strapotere dello spaghetto: alla luce dei dati, l’ipotesi sembra remota.
GLI INTRAMONTABILI – Infine ecco dieci abbinamenti intramontabili e qualche alternativa
1. Spaghetti al pomodoro – Oppure con: aglio e olio, sughi all’olio, sughi di pesce, Carbonara.
2. Penne Rigate all’Arrabbiata - Oppure con: : insalate di pasta, pesti, sughi con ricotta.
3. Fusilli alla puttanesca - Oppure con: insalate di pasta, pesti, sughi con ricotta.
4.Rigatoni al ragù – Oppure con: sughi corposi, verdure, salsiccia, timballi al forno con sughi di carne.
5. Farfalle fredde con tonno, capperi e limone - Oppure con sughi semplici all’olio, salse primaverili, sughi ai formaggi e verdure.
6. Linguine alle vongole - Oppure con: sughi semplici di pesce, pesto alla genovese.
7. Lumachine al formaggio - Oppure con: sughi a base di carne e verdure, zuppe di verdure e legumi.
8. Bucatini all’Amatriciana - Oppure con: gricia, sughi strutturati con pomodoro e formaggi.
9. Mezze Maniche alla Carbonara - Oppure con: pomodoro fresco o sughi semplici al burro.
10. Lasagne di Carnevale - Oppure con: sughi ricchi di carne, formaggi e verdure.