La Commissione Ue rivede al rialzo le stime di crescita dell'Italia: il Pil nel 2021 salirà del 5% e nel 2022 del 4,2%. "La previsione è significativamente superiore a quella precedente. Ciò è dovuto alla consistente revisione al rialzo del Pil nel primo trimestre e alla risposta dell'attività economica più forte del previsto", scrive Bruxelles. In primavera era stata prevista una crescita del 4,2% nel 2021 e 4,4% nel 2022.
"Gli investimenti del Pnrr principale motore di crescita dell'Italia" Secondo la Commissione Ue, "il miglioramento della situazione sanitaria" pone le basi "per un'espansione solida e sostenuta" e "gli investimenti pubblici e privati, sostenuti dalla diminuzione dell'incertezza delle imprese circa le prospettive della domanda e dall'attuazione del Pnrr, sono destinati a rimanere il principale motore di crescita. I consumi dovrebbero rimbalzare notevolmente, aiutati dal miglioramento delle prospettive del mercato del lavoro e dalla graduale riduzione dei risparmi accumulati", ma "è probabile che il ritorno delle entrate dal turismo sia più graduale".
In rialzo anche le stime Ue: a fine anno si torna al Pil pre-crisi La Commissione, inoltre, rivede al rialzo le stime sull'economia dell'Unione europea. Le previsioni economiche estive 2021 stimano infatti che l'economia Ue si espanderà del 4,8% nel 2021 e del 4,5% nel 2022. Nelle precedenti previsioni di primavera erano del 4,2% e 4,4%, il tasso di crescita per il 2021 è significativamente più elevato nell'Ue (+0,6%) e nell'area dell'euro (+0,5 punti percentuali), mentre per il 2022 è leggermente superiore in entrambe le aree (+0,1%). Si prevede che il Pil reale tornerà al livello pre-crisi nell'ultimo trimestre del 2021 sia nell'Ue sia nell'area dell'euro. Per l'area dell'euro, con un trimestre in anticipo rispetto alle previsioni di primavera.
Gentiloni: "Revisione al rialzo più alta degli ultimi dieci anni" "Erano decenni che l'economia dell'Ue non aveva previsioni di crescita così rapide, alimentate da una forte domanda sia a livello nazionale che globale e da una riapertura più rapida del previsto dei settori dei servizi". E' il commento del commissario Ue all'Economia, Paolo Gentiloni.
Ocse: "Tasso occupazione italiano a livelli pre-crisi nel 2022" In Italia il tasso di occupazione ritornerà ai livelli antecedenti la crisi legata al coronavirus solo nel terzo quadrimestre del 2022, prima della media Ocse, più tardi che in Germania, ma in linea con la Francia: è quanto si legge nella scheda dedicata all'Italia delle previsioni dell'Ocse sull'occupazione presentate a Parigi. In Italia, afferma l'organismo, il tasso di disoccupazione è aumentato da 9,5% nel quarto trimestre 2019 ed al 10,5% nel maggio 2021.
"Allarme sulla disoccupazione giovanile" In Italia, ammonisce però l'Ocse, "il tasso di disoccupazione giovanile è salito ulteriormente da un livello già molto alto di 28,7%, raggiungendo il 33,8% nel gennaio 2021. L'Italia è uno dei pochi Paesi Ocse in cui il tasso di disoccupazione giovanile è rimasto vicino al suo livello massimo per tutta la primavera del 2021". "A livello Ocse, invece, il tasso di disoccupazione giovanile è aumentato dall'11,4% fino ad un picco del 19% - raggiunto già nell'aprile 2020 - per poi scendere al 15% ad aprile 2021".