In cerca di refrigerio: i cinque parchi pubblici più belli d'Italia
Ecco la classifica dei parchi storici che impreziosiscono il nostro Paese, spesso incastonati in paesaggi meravigliosi,
Ecco i cinque giardini pubblici più belli d’Italia
Il network “Parco più Bello” ha annunciato i finalisti dell'omonimo concorso che, a causa dell’emergenza sanitaria, è stato unificato in un’unica edizione 2020-2021. Per la categoria Giardini Pubblici, primo tra tutti il Giardino Botanico Alpino Saussurea, un promontorio glaciale parte del massiccio del Monte Bianco.
Al secondo posto ecco Villa Taranto, giardino dalle straordinarie macchie di colore e assoluta eccellenza del Lago Maggiore; c’è poi Villa Monastero di Varenna, importante complesso naturale e paesaggistico di grande attrattiva, sulla sponda orientale del Lago di Como; al quarto posto Venezia, nel bacino di San Marco, con i Giardini Reali recentemente restaurati. Quinto il Castello Bufalini di Perugia, con il suo giardino all’italiana e l’area boscosa con lecci secolari.
Giardino Saussurea (Valle d’Aosta) - Il giardino si trova a Courmayeur, al Pavillon du Mont Fréty: un posto dove una semplice passeggiata in montagna si arricchisce di colori e profumi, di informazioni botaniche raccontate in modo semplice e di leggende suggestive sulle montagne che, passeggiando tra le piante a più di 2000 metri, sembra quasi di poter toccare. L’ambiente è quello tipico d’alta quota: il bosco si dirada e via via scompare, lasciando spazio al pascolo alpino. La distribuzione delle piante e dei punti di interesse si declina in tre aree: roccere, ambienti e soste di approfondimento. Non ci sono solo le piante, il paesaggio e gli animali montani da ammirare: da ormai qualche anno; una delle sue aree è dedicata a una vera e propria galleria d’arte a cielo aperto, dove i visitatori possono camminare osservando opere di artisti contemporanei.
Villa Monastero, Varenna (Lombardia) - Era in origine un convento, come la denominazione lascia intendere, trasformato in residenza agli inizi del XVII secolo. Il parco costituisce nel suo insieme un importante complesso naturale e paesaggistico di grande attrattiva, che si affaccia lungo la sponda orientale del Lago di Como in una stretta lingua di terra. È opera di secolare artificio grazie al quale i fianchi scoscesi della riva sono stati adattati nel corso dei secoli sulla base di un disegno scenografico di notevole impatto. Il percorso attraverso il parco consente di apprezzare anche la pregevole decorazione architettonica che costituisce un tutto unico con il giardino, arricchita da vari elementi quali statue, tempietti, vere da pozzo e fontane, che affiancano la vegetazione fino alla kaffee-haus, richiamando gli stili dal barocco al classico al moresco secondo il gusto eclettico dell’epoca. Di particolare interesse sono le specie arboree esotiche, che dimostrano anche la felice condizione climatica di Varenna: palme africane e americane, agavi, yucche, dracene, agrumi e oleandri, oltre ad alcune rarità̀ botaniche quali l'Erythea armata, palma a grandi foglie argentee a forma di ventaglio.
Giardini Villa Taranto, Verbania Pallanza (Piemonte) - In primavera, estate ed autunno straordinarie macchie floreali trasformano i giardini di Villa Taranto nell'attrazione per eccellenza del Lago Maggiore che ogni anno regala a migliaia di visitatori momenti di impareggiabili suggestioni. Oggi nel parco di 16 ettari il patrimonio botanico è vastissimo: comprende circa 1.000 piante non autoctone e circa 20.000 varietà e specie di particolare valenza botanica oltre a 80.000 bulbose in fiore, mentre oltre 15.000 sono le piantine di bordura che tappezzano le aiuole. Le numerose piante, importate da ogni parte del mondo, danno vita a collezioni rarissime. Tra le opere più significative possiamo ricordare la “Valletta”, realizzata dopo imponenti lavori di scavo; l’impianto d’irrigazione, la cui acqua viene pompata direttamente dal lago in ogni angolo della proprietà; i “giardini terrazzati”, con le loro cascatelle, piscina, vasche per ninfee e fior di loto; il “giardino d’inverno” e il “giardino palustre”; fontane ornamentali e giochi d’acqua. L'aspetto odierno è il risultato, plasmato nel tempo, di un laborioso progetto intrapreso dal capitano Mc Eacharn nel 1931 che, con un gesto di squisita generosità, ha donato la proprietà allo Stato Italiano esprimendo il desiderio che la sua opera avesse continuità nel futuro.
Giardini Reali di Venezia (Veneto) - I Giardini Reali di Venezia, situati tra le seicentesche Procuratie Nuove e il Bacino di San Marco, sono stati commissionati da Napoleone Bonaparte come completamento del nuovo Palazzo Reale, realizzato in parte ex novo, nel lato breve di Piazza San Marco, prospiciente l’omonima basilica, previa demolizione della cinquecentesca chiesa di San Gemignano, in parte riadattando alla nuova funzione le citate Procuratie Nuove, che su essi si affacciano. I giardini occupano un’area rettangolare di 5.000 metri quadrati ricavata demolendo l’imponente Fondaco della Farina, che impediva la vista tra le Procuratie e la laguna. Inaugurati durante il dominio asburgico, svolsero la funzione di luogo strettamente riservato alla Corte, recintato e delimitato da un canale, finché i Savoia decisero di aprirli alla cittadinanza, che poteva accedervi direttamente dalle fondamenta, riadattate a pubblico passeggio. Abbandonati a loro stessi per decenni, sono stati restituiti alla città nel 2019 per iniziativa della neonata Venice Gardens Foundation. La risposta del pubblico, che ha da subito frequentato in gran numero i giardini e le svariate iniziative ricreative e culturali che in essi hanno luogo, attesta il successo di questa prima, meritoria iniziativa di Venice Gardens Foundation, che sta promuovendo altri interventi di recupero di giardini.
Castello Bufalini, Perugia (Umbria) - Castello Bufalini di San Giustino nasce come fortezza militare alla fine del XV. Nella prima metà del Cinquecento subisce una prima trasformazione in palazzo signorile fortificato, con logge eleganti di gusto tardo rinascimentale. L’ampio parco circostante è costituito da un’area boscosa con lecci secolari e da un giardino “all’italiana”. Ridisegnato nel sec. XVII, il giardino si sviluppa nello spazio tra il fossato a pianta stellare e il muro di cinta. Durante l’ultimo decennio del Seicento e i primi del Settecento, con il progetto dell’architetto-pittore tifernate Giovanni Ventura Borghesi, il palazzo Bufalini, già centro di una importante fattoria, viene ristrutturato come amena villa di campagna, con il reimpianto del giardino “all’italiana”, irrigato dalle acque del fiume Vertola tramite un condotto sotterraneo e una reglia. Nel giardino sono presenti varietà di frutti, agrumi con annessa limonaia, una ragnaia, fiori rari, erbe officinali e ortaggi. Spiccano inoltre, per la particolare bellezza, il giardino segreto, il roseto, la galleria vegetale o volta botte di alloro e il grande labirinto impiantato nel 1692. Lo stato attuale dei lavori di restauro permette l’apertura al pubblico del piano terra dell’edificio, della loggia tardorinascimentale al primo piano, della Sala degli Dei nel piano ammezzato del maschio con gli affreschi del Gherardi e del giardino “all’italiana”.
Per maggiori informazioni: www.ilparcopiubello.it
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