La curva dei contagi di Covid torna a salire in Italia e in altri 9 Paesi europei. L'aumento, che nella maggior parte dei casi è di tipo lineare e che nel nostro Paese ha cominciato a dare alcuni segnali negli ultimi cinque giorni, è probabilmente dovuto alla circolazione della variante Delta, che ovunque si prepara a prendere il sopravvento sulla variante Alfa, attualmente la più diffusa. Per capire se la tendenza sarà confermata, si dovranno aspettare i dati di questa settimana.
"Saranno utili per capire se si tratta degli aumenti osservati da tre settimane in decine di province italiane, che si sono rivelati transitori e tipici di focolai circoscritti, o se invece si tratta di una vera e propria ripresa della diffusione non circoscritta", ha spiegato Giovanni Sebastiani, dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo 'Mauro Picone' del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Sorvegliate speciali sono cinque province che negli ultimi sette giorni "mostrano un trend di crescita lineare dell'incidenza, con consistenti valori medi del tasso di aumento settimanale", ha proseguito il matematico riferendosi alle province di Napoli, Lodi, Verona, Caltanissetta, e Ascoli Piceno.
La situazione in Europa In Europa i casi di Covid sono aumentati più del previsto in Belgio, Danimarca, Finlandia, Grecia, Irlanda, Norvegia, Portogallo, Regno Unito e Spagna, mentre per i decessi la variazione rispetto alle attese è molto più contenuta. In particolare, secondo le stime del centro previsionale Covid dell'Ecdc, tra il 26 giugno e il 3 luglio in Spagna avrebbero dovuto esserci 21.743 casi, invece ce ne sono stati oltre il doppio, 51.405. In Italia, 5.222 invece di 3.909. In Belgio, le previsioni dell'Ecdc davano per la stessa settimana 1.960 nuovi casi, ce ne sono stati oltre 4mila.
A rassicurare arrivano i dati del piano vaccinale. Sono 481,6 milioni le dosi di vaccino consegnate nell'Ue e 376,4 milioni le vaccinazioni. Al 62,7% degli adulti è stata somministrata almeno una dose e il 45% è pienamente immunizzato, ha spiegato la portavoce della Commissione Spinant. Intanto il premier britannico Bortis Johnson annuncia la fine delle restrizioni in Gran Bretagna a partire dal 19 luglio.