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Caso Saman, fidanzato: "Se fossi andato a casa con lei sarei morto"

A "dritto e rovescio" parla il ragazzo della giovane pakistana, scomparsa da oltre due mesi a Novellara (RE)

"Se fossi andato a casa con lei? Sarei morto anche io e avevo troppo paura per la mia vita e per la mia famiglia".  A "Dritto e rovescio" parla Saqib, il fidanzato di Saman Abbas, la ragazza pakistana scomparsa da oltre due mesi a Novellara (RE), dopo che si era opposta a un matrimonio combinato. "Il padre di Saman è andato a casa della mia famiglia il 27 gennaio, gli ha detto che se non avessi lasciato Saman tutta la famiglia e io saremmo morti".

"Se Saman avesse paura della sua vita tornando a casa? Sì", ammette il ragazzo. "Il 27 aprile sente che lo zio dice che quando sarebbe arrivata a casa l’avrebbe uccisa. Io le ho detto 'vai subito dai carabinieri', le ho detto 'non andare a casa perché lo sai che la tua famiglia è fatta così', ma lei aveva bisogno dei documenti. Il 30 aprile l’ho sentita per l’ultima volta e mi ha detto che aveva troppa paura, paura per la sua vita".

"Mi manca troppo Saman, alla sera, la mattina, il pomeriggio sempre, 24 ore, mi manca sempre", continua Saqib. "Era il mio primo amore, volevo sposarmi con lei perché la mia vita è di Saman. Io oggi non ho paura di niente , della mia vita non me ne frega niente".

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