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Mercato dell'auto sotto i livelli pre-covid: si spera nel Sostegni-bis

I dati dell'Unrae relativi al primo semestre del 2021 mostrano una perdita di 200.000 unità, con un calo del 13% a giugno di quest'anno rispetto allo stesso mese del 2019

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A giugno 2021 il mercato dell’auto è fermo ancora sotto il livello pre-covid. Con 149.438 immatricolazioni, per un fatturato totale di 3,69 miliardi e un gettito Iva di 813 milioni di euro, si registra un calo del 13,3% rispetto a giugno 2019 e un insufficiente recupero rispetto a giugno 2020 con +12,6%. Nei primi sei mesi del 2021 la perdita rispetto allo stesso periodo 2019 è di circa 200.000 unità, che si aggiunge alle oltre 500.000 autovetture perse nel 2020. 

Il totale delle immatricolazioni dei primi sei mesi del 2021 sono state 884.750, il 51,4% in più rispetto allo stesso periodo del 2020. Nel 2019 invece erano state 1.083.184. Si stima che le immatricolazioni totali del 2021 saranno 1.566.000 con una perdita, rispetto al 2019, di 351.022 e un calo di fatturato di di 6,53 miliardi di euro Iva esclusa e un minor gettito Iva di 1,43 miliardi di euro.

“Al Tavolo Automotive col governo abbiamo dato indicazioni per interventi urgenti mirati al rinnovo del parco auto”, ha affermato il presidente dell’Unrae Michele Crisci
“Per questo – ha aggiunto – auspichiamo che in sede di conversione del decreto Sostegni-bis trovi spazio il rifinanziamento per tutto il 2021 degli incentivi per la fascia 61-135 g/km di CO2 a fronte di rottamazione, oltre all’estensione fino al 2026 dell’Ecobonus per la fascia di emissioni tra 0 e 60 g/km”.

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