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I giganti social si impegnano a contrastare abusi online sulle donne

Facebook, Google, Twitter e TikTok rivedranno i sistemi di moderazione delle loro piattaforme

agenzia

Facebook, Google, Twitter e TikTok hanno sottoscritto l'impegno promosso dalla World Wide Web Foundation (WWWF) per correggere le modalità in cui affrontano la violenza di genere online. L'annuncio è arrivato durante un forum globale per l'uguaglianza di genere convocato a Parigi da UN Women, l'Entità delle Nazioni Unite per l'uguaglianza di genere e l'empowerment delle donne.

A sostegno dell’iniziativa, una lettera aperta - firmata da leader mondiali come Michelle Bachelet, ex presidente del Cile, Graça Machel, politica e avvocato mozambicana, e celebrità tra cui Annie Lennox, Ashley Judd, Gemma Chan, Maisie Williams - che invita le aziende ad attuare pienamente gli impegni.

Lo studio - Secondo uno studio del 2021 dell'Economist Intelligence Unit, più di un terzo delle donne in tutto il mondo ha subito abusi online, dato che raggiunge la metà del totale per le donne più giovani. Le quattro big-tech si sono quindi impegnate a contrastare gli abusi concentrandosi su due principali aree di interesse: l'impossibilità per le donne di controllare chi può rispondere, commentare e interagire con i loro post e la mancanza di sistemi di segnalazione chiari e affidabili per denunciare gli abusi online.

Il senior policy manager del WWWF, Azmina Dhrodia, ha dichiarato: “Per troppo tempo, le donne sono state regolarmente molestate, attaccate e successivamente messe a tacere negli spazi online. Questa è un'enorme minaccia per il progresso sulla parità di genere. Con le loro risorse e la loro portata, queste quattro società hanno il potere di frenare gli abusi e migliorare le esperienze online per centinaia di milioni di donne e ragazze”.

Dawn Butler MP, che ha partecipato all'indagine del WWWF sugli abusi online, ha dichiarato: "Come donna politica nera, sono soggetta a più abusi rispetto alle mie controparti bianche. Sono tutti tentativi di mettere a tacere la mia voce".

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