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Covid, la decisione sulla riapertura delle discoteche slitta ancora | Vaccini, in Gb via libera alla terza dose da settembre

Anche in Italia continua a diffondersi la variante Delta, sempre più frequente tra i tamponi effettuati. Dai risultati definitivi, intanto, si evince che il vaccino tedesco CureVac è efficace solo al 48% 

Covid, in migliaia protestano a Londra contro il lockdown

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Slitta ancora la decisione sulla riapertura delle discoteche. Nonostante il via libera del Comitato tecnico scientifico, Palazzo Chigi resta prudente e rimanda ancora il semaforo verde, ma pensa a come procedere con i ristori per il settore. Nel frattempo il governo britannico, per contrastare le varianti, ha dato il via libera alla terza dose del vaccino anti-Covid a partire da settembre.

Si pensa ai ristori per il settore delle discoteche Sul tavolo del governo sarebbe comunque stata messa la possibilità di prevedere dei ristori per le mancate entrate subite dall'intero settore che, a questo punto, rischia di non riaprire né il 3 luglio, come proposto dal centrodestra, né il 10, una delle date indicate dagli esperti del Cts.

Salvini non ci sta: "Perché punire ancora i giovani e le aziende?" Il leader della Lega, Matteo Salvini, tra i più convinti sostenitori delle riaperture, tuona:  "Perché punire ancora i giovani e le aziende? Locali per ragazzi e discoteche sono già aperti da tempo in Spagna, Germania, Svizzera, Austria e Grecia, dal 9 luglio anche in Francia. In Italia ancora nulla, neanche una data nonostante le richieste della Lega, di 3mila imprenditori e 100mila lavoratori - scrive su Twitter -. Meglio un divertimento sicuro e controllato, con protocolli di sicurezza seri, oppure i rave party e le feste abusive e illegali, denunciate ormai in tutte le città italiane? Torniamo alla vita ed al lavoro, tutti, il prima possibile".

Vaccini a quota 51 milioni Buone notizie, invece, arrivano dal fronte vaccinale. Con 500mila somministrazioni giornaliere ormai a regime, la campagna procede spedita e supera le 51 milioni di dosi, con il 55% degli italiani che ne ha ricevuta almeno una e il 31,3% che è completamente immunizzato. Parla di "importante miglioramento" il ministro della Salute, Roberto Speranza, avvertendo però che "la partita non è chiusa".

Alto Adige, pugno duro contro i no vax E in Alto Adige, dove 1.559 persone sono state trovate positive al Covid nonostante abbiano ricevuto una o due dosi (un dato che viene tuttavia considerato nella norma dagli esperti), sono stati sospesi oltre 115 sanitari che non si sono vaccinati. I

Continua a diffondersi la variante Delta Intanto anche in Italia continua a diffondersi la variante Delta, sempre più frequente tra i tamponi effettuati nelle varie Regioni. Per questo nel Lazio è partita la cosiddetta "operazione Delta" con i camper vaccinali ad accesso diretto sia in località montane sia in località balneari. Iniziativa simile nel Veneziano, in prossimità della struttura in cui sono stati registrati contagi con la nuova variante. 

In Gb 26mila nuovi casi da variante Delta In Gran Bretagna, invece, si registra un nuovo picco di contagi (alimentati al 99% dalla variante Delta). Sono infatti 26.068 i nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore (su quasi 900mila tamponi), mai così tanti dal 23 gennaio. L'effetto dei vaccini sulla popolazione, con la somministrazione delle prime dosi all'85% della popolazione adulta e i richiami al 62,4%, continua per ora a frenarne l'impatto su ricoveri e decessi, 14 in 24 ore. E da settembre scatterà la terza dose. Avranno diritto all'ulteriore richiamo tutti gli ultracinquantenni residenti in Gran Bretagna e le persone più giovani a cui sia già stata prescritta in passato la vaccinazione anti-influenzale.

Il vaccino tedesco CureVac efficace solo al 48% L'azienda tedesca CureVac ha annunciato che i risultati finali della sperimentazione hanno mostrato che il suo vaccino contro il coronavirus ha un tasso di efficacia di appena il 48%, molto inferiore a quello sviluppato da BioNTech e Moderna. La società ha poi spiegato che il suo vaccino ha avuto risultati leggermente migliori tra le persone di età compresa tra 18 e 60 anni rispetto ai gruppi di età più avanzata, con un'efficacia che sale al 53%.

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