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E' morto il cantante Dino Sarti

Era il cantore della musica bolognese

Il cantante e showman bolognese Dino Sarti è morto all'ospedale di Bentivoglio, in provincia di Bologna, dove era ricoverato per una grave malattia. La fama di Sarti è legata soprattutto a brani come "Piazza Maggiore 14 agosto", "Viale Ceccarini Riccione" e all'inno rossoblù "Bologna campione". Lo ha reso noto Corrado Castellari, autore delle musiche di tutti i successi dell' artista.

"Le canzoni di Dino Sarti - aveva detto di lui Enzo Biagi - hanno il sapore del pane all'olio e rispecchiano il carattere della mia gente". Sarti era nato il 20 novembre 1936 e nel suo curriculum c'era anche qualche esperienza cinematografica, come "Fontamara", "Vai alla grande" di Salvatore Samperi nel 1983 e "Dichiarazioni d'amore" di Pupi Avati nel '94, ma era apprezzato anche come scrittore.

Uno chansonnier rivisitato in chiave bolognese, il cui binomio con Castellari è sempre stato inscindibile. Dino Sarti inizià a esibirsi nelle balere della sua città mentre lavorava come tornitore meccanico in una fabbrica. Nel '56 debuttò ufficialmente al Festival de L'Unità di Bologna, cantando un classico della canzone francese, "Donna".

Nel 1957 conobbe Pino Calvi, che l'anno successivo gli fece incidere un 45 giri: "Bernardine/Giorgio del Lago Maggiore". A quell'epoca non superò un provino per la Rai, perché il suo stile da night non venne apprezzato; debuttò invece in tv a Radio Monte Ceneri, in Svizzera. Lo scopri' poi anche la tv italiana, che lo fece esibire in un programma condotto da Mike Bongiorno.

Fu la scoperta dei dischi di Jacques Brel a dare un'impronta particolare alla sua produzione: Sarti incise infatti in bolognese canzoni di Brel, accanto a quelle di Becaud e di Aznavour. E' del '70 il suo primo album, "Bologna invece!", una decina di brani suoi ('Tango imbezel', cioe' 'Tango imbecille'), traduzioni dal francese in bolognese ('Jef' di Brel, che diventa 'Dein amigh', e 'Natalie' di Becaud) e vecchie canzoni popolari bolognesi. Il disco vendette 100.000 copie e fu un avvenimento per un album di canzoni in dialetto. L'anno successivo esce 'Bologna tra un treno e q l'elter'.

Nel '73 debutta in cabaret esibendosi per tre mesi al Derby di Milano, e nello stesso anno pubblica il secondo album, che contiene 'Sponeti', una delle sue canzoni piu' famose. Nel 1974 escono l'album 'Piazza Maggiore 14 agosto' e il singolo 'Viale Ceccarini Riccione'; nel '75 e' nei negozi 'Bologna e invece tre', che ottiene il premio della critica. Chiamato dall'allora sindaco di Bologna Renato Zangheri per cantare il giorno di Ferragosto per chi era rimasto in citta', Sarti si esibisce davanti a 40.000 persone, e per qualche anno l'appuntamento in piazza Maggiore diventa una tradizione.

Nel 1976 esce 'Dino Sarti', con alcune poesie di Tonino Guerra musicate e tradotte in bolognese, oltre a 'I vie'' (versione bolognese di 'Les vieux' di Brel). L'anno successivo incide 'Bologna campione', inno della squadra di calcio rossoblu', nel '79 'I love you cucombra' ('Ti amo cocomero'). Negli anni '80 e '90 Dino Sarti rallenta l'attivita' discografica - limitandosi all'album 'Spometi' (1982), alla raccolta 'Sentimental Bertoldo' (1994) e a un recente 'Disco platinum' con i successi di sempre e alcuni inediti - ma non quella concertistica.