rigide misure nel Villaggio olimpico

Tokyo 2020: niente sesso, siamo atleti | Contro il Covid vietati "incontri ravvicinati"

A meno di un mese dall'inizio dei Giochi, rigidissime le misure da rispettare all'interno del Villaggio Olimpico. L'imperativo è "evitare forme inutili di contatto"

Niente sesso, siamo atleti. Sarà sulla falsariga di uno slogan molto noto che si svolgeranno tra meno di un mese le Olimpiadi di Tokyo 2020. Almeno secondo la volontà degli organizzatori, che per scongiurare lo scoppio di focolai di Covid anche all'interno del Villaggio Olimpico hanno predisposto rigidissime misure con l'obiettivo di "evitare forme inutili di contatto". Niente baci, dunque, e niente sesso per gli olimpionici: pena l'esclusione dai Giochi.

La comparsa delle varianti, dunque, alimenta preoccupazioni anche in Giappone e una crescente opposizione allo svolgimento delle Olimpiadi. Ma Cio e organizzatori tirano dritto, affannandosi per ritardare gli eventi di qualificazione e promuovendo un grande sforzo per scrivere le regole che dovrebbero garantire la sicurezza dell'evento.

Intanto, il rinvio e le misure antivirus hanno comportato un costo aggiuntivo di 2,3 miliardi di euro, portando il budget ufficiale a 13 miliardi. E' stato, poi, fissato il limite di 10mila presenze per sito per il pubblico residente in Giappone, con l'avvertenza che le competizioni potranno diventare a porte chiuse se i contagi dovessero risalire.

Così anche per i protagonisti si prospettano Giochi mai visti. Sarà vietato fare il tifo - consentiti gli applausi - e gli 11.000 atleti non potranno baciarsi. Dovranno indossare sempre la mascherina, tranne quando mangiano, dormono o gareggiano. Potranno spostarsi solo tra il Villaggio Olimpico ed i luoghi di allenamento o competizione.

Secondo il Cio, oltre l'80% delle persone nel Villaggio Olimpico sarà vaccinato, ma gli atleti dovranno sottoporsi a un test giornaliero.