Nel Pride Month (il mese dedicato alla comunità Lgbtq+) Cristiano Malgioglio ci fa ballare con "Tutti Me Miran", brano nato in collaborazione con Evry. Una caramella pop in cui si mescolano coinvolgenti ritmi latini, citazioni ai film Almodovar e ballerini camp. Sotto la patina spensierata e leggera, però, il brano affronta temi importanti come l'omofobia e l'accettazione di se stessi.
"Tutti Me Miran" ha la carica dell'estate, ma guai a chiamarlo tormentone. "I miei non sono tormentoni, c'è sempre un'idea dietro", precisa infatti Malgioglio a "Tv, Sorrisi e Canzoni". "Non mi piacciono i tormentoni e di canzoni estive quest'anno non me ne piace neanche una".
"Tutti Me Miran", cover del brano "Todos me miran" della cantante messicana Gloria Trevi, è un inno all'auto-accettazione e al volersi bene. Da sempre vicino alle lotte per i diritti della comunità arcobaleno, Cristiano ammette di non essere mai stato vittima di omofobia anche se c'è stato un periodo della sua vita in cui faceva fatica ad accettarsi. "Che periodo orribile, ho sofferto tanto. Avevo l'acne, mi sentivo un mostro. I foruncoli hanno cambiato il mio destino", ha raccontato.
Proprio per colpa di un'imperfezione perse infatti l'occasione di lavorare con Fellini: "Mi aveva visto in tv e voleva incontrarmi. Avevo un grosso brufolo sulla guancia, al provino mi sentivo osservato e feci scena muta". Adesso, invece, gli sguardi addosso non gli fanno più fastidio, anzi sono un motivo in più per ballare e divertirsi senza paura.
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