L’Infiorata del Sacro Cuore di Poggio Moiano, in provincia di Rieti, è una tradizione popolare che da 50 anni viene organizzata dalla Pro Loco, ma che ha origine ancora più antiche. Per le strade del borgo vengono creati oltre 300 metri di tappeti multicolori, realizzati con petali freschi o secchi, selezionati in base al colore, alla forma e alla superficie su cui devono appoggiarsi. L’appuntamento è per sabato 26 e domenica 27 giugno nelle strade del centro storico.
Negli anni ogni abitante della cittadina è stato coinvolto in questo evento, fin dalla fase di preparazione, con la raccolta dei fiori, il “piluccamento”, l’essicazione e la macinazione dei petali. Oltre alle corolle fresche, infatti, altri fiori vengono raccolti, “spetalati” e lasciati essiccare in un ambiente con poca luce per conservare la vivacità dei colori. A questo punto i petali vengono triturati e ridotti in polvere. Dal 2001 al 2011 nell’ambito dell’Infiorata si è svolto il Concorso Nazionale delle Infiorate d’Italia, trasformatosi poi in Festival con la partecipazione di oltre 40 paesi italiani e di delegazioni provenienti dall’Europa e dal mondo. La rilevanza internazionale dell’iniziativa ha permesso agli organizzatori di accogliere alcune delegazioni appartenenti a Infioritalia in tutto il mondo.
L’Infiorata di Poggio Moiano, nonostante la sua portata internazionale, è saldamente legata alla tradizione e al sentimento religioso, alla passione per l’arte e alla valorizzazione del territorio. Con il passare del tempo le tecniche si sono affinate fino a raggiungere i risultati che oggi sorprendono i visitatori per la bellezza delle composizioni. L’Infiorata non si è fermata nemmeno nel 2020 per via del Covid-19: gli organizzatori hanno saputo reinventare la manifestazione, per evitare ogni assembramento: è stato creato un grande rosone nella piazza principale del paese, formato da diversi quadri floreali preparati dagli infioratori nelle proprie case ed esposti l’ultimo sabato di giugno. Lo stesso schema viene riproposto quest’anno.
Sabato 26 giugno è in programma la realizzazione del Rosone nella piazza principale del Paese, il cui bozzetto è stato disegnato da Pablo Masci, un artista di origini argentine, trasferitosi a Poggio Moiano e colpito dalla bellezza delle opere floreali del borgo. Il Rosone, dal diametro di circa 11 metri per una superficie di circa 100 metri quadrati, assembla le opere dei Maestri Infioratori di Poggio Moiano: i singoli gruppi hanno scelto l’opera da realizzare tra le loro migliori esecuzioni in questi 50 anni di Infiorate, ripercorrendo la storia e la tradizione della manifestazione. Le lavorazioni sono state svolte in casa da parte dei singoli gruppi infioratori, per essere poi trasferiti e collocati nel Rosone.
Nella stessa giornata si svolge la Passeggiata Botanica alla scoperta dei fiori locali, per imparare i loro nomi, caratteristiche, colori e profumi, grazie alle guide esperte che accompagnano i vari gruppi. Si prosegue con una serata musicale, intitolata “Canti e Fiori”, con la partecipazione di quattro cantanti lirici in arrivo dall'Argentina e della Banda Musicale Don Antonio Santini, che insieme realizzeranno canti e composizioni legate al tema artistico-floreale. C’è anche uno stand gastronomico e degustazione di bruschetta con olio EVO Alta Sabina
Domenica 27 giugno si svolge un’escursione guidata alle Cascate del Rio, immerse nel suggestivo scenario del Parco Naturale dei Monti Lucretili, tra rocce levigate e pareti a picco.