CARRIERA E VIDEOGAMES

Canada: giocatrice guadagna 3mila dollari al mese come allenatrice di videogiochi

La 24enne di Toronto ha fatto i primi passi nel mondo del gaming competitivo online diventando in poco tempo la coach di tanti giocatori

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È noto ormai come, tra le nuove professioni che si sono fatte strada nell’ambito della tecnologia, uno spazio importante sia stato occupato dai videogiochi. Tantissimi giovani, che hanno mosso i primi passi sui propri giochi preferiti, sono riusciti infatti a diventare giocatori professionisti o dei veri e propri punti di riferimento del settore. Tra questi bisogna annoverare la 24enne Natesha Amber, la quale nel giro di soli sei mesi è riuscita ad essere assunta come allenatrice videoludica, con un guadagno di 3mila dollari al mese, giocando al suo videogioco preferito: Apex Legends.

La capacità di Amber, conosciuta anche come Cherry, di accumulare uccisioni nei giochi competitivi le ha permesso di arrivare a guadagnare 15 dollari all'ora giocando dalla sua casa fuori Toronto, come coach l’azienda LegionFarm, con sede a San Francisco, che si occupa di accoppiare giocatori dilettanti con professionisti che li aiutano a migliorare le proprie prestazioni o tengono loro compagnia durante le sessioni di gioco. Le sue responsabilità vanno dal valutare le meccaniche dei clienti e dare loro consigli al prestare le proprie abilità per aiutarli a vincere battaglia dopo battaglia.

Amber ha iniziato a giocare ai videogiochi da bambina ed è stata attratta da diversi tipi di giochi nel corso della sua vita. "Ho iniziato con Nintendo e SEGA come molte persone, giocando a Donkey Kong e Sonic", ha raccontato. Ha ricevuto il suo primo computer a 14 anni e si è subito appassionata al popolare gioco di strategia online League of Legends.

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Circa quattro anni fa, la ragazza ha acquistato Overwatch, il suo primo sparatutto in prima persona. Ha confessato che gli inizi non siano stati del tutto brillanti ma che fosse determinata a migliorare, soprattutto dopo aver affrontato una serie di molestie e insulti da altri giocatori online, che spesso la contattavano solo perché fosse una donna. "Essendo una donna, ti viene sempre riversato addosso tanto odio dagli hater online. Così sono diventata super competitiva per dimostrare a quei ragazzi come le donne siano altrettanto brave nei videogiochi".

Attraverso centinaia di sessioni e duro allenamento, Amber è riuscita a scalare le classifiche, diventando una giocatrice professionista in Apex Legends, di cui è anche coach per numerosi giocatori. "Ho iniziato dal fondo, ero un’inesperta totale", ha detto. Man mano che i suoi miglioramenti facevano il giro del web, un amico le ha parlato del progetto messo in piedi da LegionFarm, al quale si è subito interessata. La possibilità di giocare ai videogiochi facendone una vera e propria professione si è rivelata da subito allettante.

Nonostante la natura insolita del suo lavoro, il processo con cui la ragazza è stata assunta è stato molto tradizionale, passando attraverso un colloquio e poi al vaglio delle sue statistiche, abilità e meccaniche di gioco attraverso dei veri e propri test con professionisti affermati. "Essere sotto pressione quando stai cercando di giocare bene può essere davvero spaventoso", ha svelato. "La tensione può davvero giocarti brutti scherzi".

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La ragazza ha avuto però modo di unirsi ben presto all’azienda e salire di rango nel giro di pochissimi mesi. I coach professionisti, provenienti da ogni parte del mondo, sono infatti classificati in tre livelli: semi-pro, pro e VIP. I primi guadagnano 5 dollari all'ora, mentre gli allenatori pro guadagnano 10 dollari e i VIP 15 dollari. Gli allenatori iniziano al livello semi-pro e vengono promossi in base a quante ore lavorano e alle recensioni ricevute dai clienti.

Amber non ha un orario preciso, ma ultimamente lavora un minimo di 40 ore a settimana. Non si attiene nemmeno al tipico orario dalle 9 alle 5. Può lavorare anche prima o dopo il lavoro, a seconda di quando i clienti si siano prenotati con lei per delle sessioni di gioco. "Per essere VIP, devi avere persone che tornano da te, persone che ti amano e che vogliono sempre iniziare una sessione di gioco insieme a te", spiega Amber, ormai VIP coach. "Non tutti si uniscono all’azienda solo per il training che offriamo, a volte cercano solo qualcuno con cui poter giocare. Alla gente piace avere a che fare con me perché sono divertente e ho una personalità molto vivace".

Mentre alcuni clienti possono chiedere di giocare per un'ora o due, a volte la giocatrice partecipa anche a maratone di 8 ore. I clienti possono anche prenotare in anticipo un appuntamento per averla nella propria sessione di gioco se vogliono essere sicuri della sua disponibilità. Amber è anche una streamer sul suo canale Twitch e spesso gli spettatori si trasformano in clienti, ricevendo un bonus aggiuntivo di 30 dollari per ogni nuovo utente. Non ha mai nascosto di essere una donna sul suo profilo, tanto che persino la sua tagline recita: "Chi dice che le ragazze non possono giocare?”.

Amber ha raccontato infine di non aver fatto ancora alcun programma futuro sulla sua carriera nei gaming, ma per ora è felice di guadagnarsi da vivere giocando al gioco che ama. "Quattro anni fa, non avrei mai immaginato una cosa del genere", ha detto a proposito del suo lavoro. "Mi sento libera. Se mai volessi viaggiare, potrei fare questo finché c'è un computer in giro".