Premio medio 367 euro

RC Auto, polizze in calo del 6,3% e meno divario tra Nord e Sud

Mobilità ridotta, pochi incidenti e compagnie che pagano meno i rimborsi. La pandemia aiuta a ridurre lʼRC Auto

Nel primo trimestre del 2021 le polizze assicurative auto in Italia confermano la discesa dei prezzi. Un assicurato paga in media per la RC auto 367 euro, il 6,3% in meno sullo stesso periodo dellʼanno passato, per un risparmio di circa 25 euro. In confronto a 7 anni fa, cioè al primo trimestre 2014, il prezzo medio è sceso del 26%, era infatti poco meno di 500 euro.

Sono alcuni dei dati resi noti dallʼIvass ‒ lʼIstituto di vigilanza sulle assicurazioni ‒ che rileva anche come il 50% dei proprietari di unʼauto paghi meno di 330 euro, e il 10% meno di 201 euro. Tutto bene allora? Beh considerando che si riduce anche la forbice dei prezzi tra Nord e Sud (qui sono sempre più care), sono sicuramente positive le tendenze in atto da anni. Va detto però che le 126.323 nuove polizze (il 6%) pagano 502 euro in media, cioè il giovane è più penalizzato del guidatore esperto.

Secondo i dati pubblicati nel bollettino statistico dellʼIvass, il differenziale di premio tra Napoli e Aosta è di 211 euro, in calo del 5% su base annua. Sono le due città agli antipodi per costo della polizza, ma al Centro-Sud il calo è stato maggiore: a Roma ‒8,4%, a Catanzaro addirittura ‒9,1 da un anno allʼaltro, e molte città registrano cali superiori allʼ8% (Prato, Crotone, Taranto). Al Nord beneficia di un sostanzioso calo Milano col 7,8% in meno e Bologna col 7,3% in meno di RC Auto media da pagare.

Nei dati cʼentra un poʼ la pandemia: in un anno di mobilità ridotta, scarsa incidentalità e rimborsi assicurativi in calo (le compagnie viaggiano a gonfie vele…), era giusto ridurre anche i premi che pagano gli automobilisti. Non sfonda purtroppo la “scatola nera”, o meglio non sfonda al settentrione: è stata attivata soltanto sul 22% delle polizze stipulate nel primo trimestre del 2021, ma si va dal 4,6% di Bolzano al 67,3% di Caserta. Infine, soltanto il 17,7% degli italiani ha attivato la clausola del bonus protetto. Considerati i vantaggi di non vedersi aumentare il malus, sarebbe un accorgimento che ci sentiamo di consigliare.