L'ultraconservatore Ebrahim Raisi ha vinto le elezioni presidenziali in Iran con il 61,9% delle preferenze. Molto distanziati gli altri candidati: il conservatore Mohsen Rezai con l'11,7%, il moderato Abdolnasser Hemmati con l'8,3% e l'altro conservatore Hassan Ghazizadeh Hashemi, con il 3,4%. Le schede nulle sono state il 12,8%. L'affluenza si è fermata al 48,8%, il dato più basso mai registrato nelle presidenziali della Repubblica islamica.
Quella del candidato ultraconservatore Ebrahim Raisi, che ha portato a casa quasi il 62% dei consensi diventando così il nuovo presidente della Repubblica islamica dell'Iran, è stata una vittoria "scontata": era infatti data per certa da tutti gli osservatori della politica interna iraniana. Il risultato (ufficiale e annunciato dal ministero dell’Interno con lo spoglio non ancora terminato) ha quindi consetito a Raisi di vincere al primo turno.
"Mi congratulo per la sua elezione a 13esimo presidente della Repubblica islamica dell'Iran. Spero che il suo governo, sotto la leadership della Guida Suprema ayatollah Ali Khamenei, porterà conforto e prosperità alla nazione. Spero anche che la sua amministrazione sia motivo di orgoglio per la Repubblica islamica e migliori l’economia e la vita della grande nazione dell’Iran": queste le parole del candidato moderato, l'ex governatore della Banca centrale Abdolnasser Hemmati, appartenente alla seconda generazione dei khomeinisti della rivoluzione del 1979.
Israele: "Raisi presidente più estremista mai eletto" - "Il presidente più estremista ad oggi" eletto "da meno del 50% dei cittadini iraniani aventi diritti". Così il ministero degli Esteri israeliano ha commentato l'elezione di Ebrahim Raisi a nuovo presidente dell'Iran definendolo "il macellaio di Teheran denunciato dalla Comunità internazionale per il suo ruolo diretto nelle esecuzioni extra giudiziali di oltre 30mila persone". "Un estremista - ha detto Lior Hayat portavoce del ministero retto da Yair Lapi, - impegnato nel far avanzare il nucleare dell'Iran. L'elezione rende chiare le vere maligne intenzioni dell'Iran e deve suscitare grave preoccupazione nella Comunità internazionale".