"Poteva succedere qualsiasi cosa, compresa quella che noi temiamo". A parlare è il parroco di Novellara, don Giordano Goccini, che a "Zona Bianca" commenta il fatto che la famiglia di Saman, la ragazza 18enne scomparsa più di un mese fa, vivesse in aperta campagna e quindi isolata dal centro abitato. "Da un lato questa cosa è funzionale a un certo tipo di lavoro - spiega il prete - il lavoro della campagna ha bisogno di qualcuno che abiti lì, che custodisca il territorio, dall'altro questo è estremamente negativo per l'integrazione".
"Se una famiglia vive in città e tutti i giorni si sentono delle urla, i vicini prima o poi qualcosa diranno", considera ancora don Goccini. "Ci sono tante ragazze che scivolano in questo modo al di fuori dalla rete sociale", spiega il parroco del paese facendo riferimento ai figli delle famiglie di stranieri che abitano la zona. "Ci sono tante altre Saman a Novellara e in tante parti di Italia", conclude.
Intanto si continua a cercare il corpo della 18enne scomparsa dalla Bassa Reggiana e che si presume sia stata uccisa dalla famiglia per aver rifiutato un matrimonio combinato.