Dal teatro alla musica, dalle perfomance alla poetry slam e poi laboratori teatrali per ragazzi e un ciclo di incontri pre-spettacolo con esponenti della cultura milanese a cura di Linguaggicreativi e Edi Barrio’s. Tutto questo è "Risveglio di Periferia" un Festival, che, dal 19 al 28 giugno animerà una delle periferie più "attive" di Milano. Nel cuore della Barona infatti, presso il piccolo anfiteatro all’aperto nel retro del Teatro Edi Barrio’s, si alterneranno artisti e rappresentanti delle arti e della cultura con un unico e solo obiettivo: ripartire... dalle periferie.
Per Simona Migliori e Paolo Trotti, Direttori di Teatro Linguaggicreativi, a cui è affidata la Direzione Artistica del Festival, scopo del Festival è quello di dare un segnale concreto al quartiere e alla città di ripresa culturale, artistica, sociale, dopo più di un anno di chiusura, ma anche riavvicinare, attraverso gli spettacoli e le attività collaterali, il pubblico alla cultura e recuperare quelle fasce della popolazione della zona Barona, ma non solo, che si sono disperse durante l’emergenza sanitaria. La periferia torna così ad essere luogo di aggregazione ed incontro, attraverso una proposta di qualità.
Questo il programma del Festival, che ogni sera alle 21.30 circa propone uno spettacolo diverso.
Si parte il 19 giugno con "Corpi sul palco", performance d'inaugurazione a ingresso gratuito con artisti in collegamento streaming da alcune periferie del mondo. Domenica 20 è la volta di "Cola degli abissi", una ballata eterea e subacquea ispirata alla leggenda di Colapesce che narra la difficile scelta di un giovane dalla natura straordinaria di abitare gli abissi marini.
Il 21 giugno salgono sul palco poeti e poetesse per Poetry Slam, competizione in versi.
Martedì 22 giugno debutta "Fantine", un monologo tratto dal romanzo “I Miserabili” di Hugo, calato però nel contesto degradato della periferia di una grande città.
E poi il 23 "Come la roccia, l'acqua, la neve", spettacolo in prima nazionale, che racconta la storia di due donne, forti come la roccia, l’acqua e la neve.
Di nuovo poesie, questa volta in dialetto milanese, il 23 giugno con "Barrio Poetico" e poi un concerto, il 24 giugno, di "Torso virile colossale", con Alessandro Grazian alla chitarra, Nicola Manzan al violino, Emanuele Alosi alle percussioni, Davide Andreoni all’organo, Luca Medioli al corno.
Sabato è ancora tempo di teatro con lo spettacolo "Medea delle case popolari ha perso il centro", racconto di una donna come tante donne, come tanti uomini, come Medea, che lascia la sua casa natia, la sua terra conosciuta, spinta dal bisogno di una vita diversa, di una nuova luce, di una vita al Centro.
Chiudono domenica 27 "Yellow Bus Odissea - Tracce di resilienza urbana", rivisitazione dell’Odissea e lunedì 28 giugno "Ma pure questo è amore", spettacolo fiore all'occhiello di Linguaggicreativi, ambientato proprio alla Barona tra gli anni ’90 e oggi. La storia di due ragazzi fuori posto, di sogni infranti, di scelte sbagliate, di desideri svaniti nella frenesia della quotidianità: divertente, delicato, sofferente, come solo l’amore sa essere.
Per il programma degli incontri culturali che precedono ogni giorno gli spettacoli teatrali all'ora dell'aperitivo e per il laboratorio per ragazzi il programma è visibile sul sito del festival https://www.risvegliodiperiferia.it/, dove si possono anche acquistare i biglietti per le singole performance.