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Da Rachele Bastreghi a Moni Ovadia, ritorna il Festival di Villa Arconati tra sobrietà e contaminazione

La 33esima edizione dal 24 giugno al 17 luglio

Ufficio stampa

Lo scorso anno la "limited edition" ha permesso di mantenere viva una tradizione. Quest'anno torna con la sua 33esima edizione il Festival di Villa Arconati-FAR a Castellazzo di Bollate. In continuità con lo scorso anno il programma vivrà su un palco inserito completamente nel contesto circostante e ne rispetterà i tempi e la
natura, senza avere luci artificiali o strutture invasive: la sobrietà diventa scelta artistica, per un festival come da tradizione aperto e senza barriere di nessun genere, per sottolineare ancora una volta che solo la contaminazione e la curiosità del mondo creano arte e storia. Tra i protagonisti Rachele Bastreghi, Avion Travel, Cristina Donà e Moni Ovadia.

"Anche quest’anno siamo tenuti a contenere il numero del pubblico ammesso agli spettacoli e degli artisti presenti sul palco, ma rimane invariato il tratto distintivo della manifestazione, che è l’alta qualità dell’offerta a cui negli anni il Festival ci ha abituati. Il tutto immerso nella magica cornice dei giardini di Villa Arconati-FAR, dove l’arte e lo spettacolo saranno coniugati con la bellezza dello stare insieme", ha spiegato l’Assessore alla Cultura e Pace Lucia Albrizio.

Il Festival aprirà la rassegna iniziando dalla piazza di Bollate, in collaborazione con Bollate Jazz Meeting e ospiterà alcune delle proposte in cartellone con Terraforma e La Musica dei Cieli. Prima degli spettacoli sarà possibile effettuare una passeggiata guidata (su prenotazione) alla scoperta delle bellezze del giardino della Villa. Tutti gli spettacoli avranno inizio alle ore 20, per sfruttare la luce naturale del crepuscolo, ad eccezione di quello di domenica 4 luglio previsto all’alba (ore 6.00).

La prima data è per il 25 giugno con il concerto di Rachele Bastreghi. Nota e amata per essere la componente femminile dei Baustelle, la cantante toscana è da poco uscita con il suo vero e proprio primo album intitolato “Psychodonna”, ricco di collaborazioni al femminile e centrato su un viaggio interiore di chi cerca la luce raccontando la propria intimità. 

Il 28 giugno al Festival torna in scena la magia degli Avion Travel, già protagonisti di tante serate nella storia della rassegna. L’occasione è il quarantennale della band di Caserta, che si focalizzerà sul repertorio degli album “Bellosguardo”, “Opplà”, “Finalmente Fiori” e “Cirano”, realizzati negli anni novanta. Il concerto fa parte della rassegna “La Musica nei Cieli” che inaugura, con questo spettacolo e un'altra importante anteprima, la collaborazione con il Festival.

Gli spazi della Villa sono ormai abituati ad ospitare arti e storie diverse, e la collaborazione fra diverse realtà è diventata parte integrante della storia del Festival. In questo ambito si consolida la collaborazione con Terraforma per l’appuntamento del 3 luglio con Il quadro di Troisi, un progetto di Andrea Noce (Eva Geist) e Donato Scaramuzzi (Donato Dozzy) a metà fra la canzone d’autore e l’elettronica. Un viaggio fra la mistica occidentale e le tradizioni orientali con suoni elettro vintage e testi dedicati alla condizione del mondo contemporaneo e non solo.

Il 4 luglio alle ore 6.00 ci sarà un concerto all’alba con le musiche e il piano di Remo Anzovino, autore prolifico per il cinema e la televisione (ha vinto il Nastro d’Argento per le sue musiche). Si intitola “deSidera tour” il nuovo progetto live di Cristina Donà, che approda finalmente a Villa Arconati-FAR il 9 luglio. La cantante presenterà in anteprima alcune canzoni del nuovo album in uscito, oltre a proporre il suo repertorio in veste rinnovata, tra echi di elettronica preistorica e arrangiamenti minimalisti. Sabato 10 luglio si rinnova l’appuntamento con il teatro, che ha, da sempre, una sua storia importante nell’ambito del Festival: sul palco ci sarà Michela Murgia con il suo monologo “Dove sono le donne?”. 

La serata del 16 luglio vede protagonista Aljazzeera feat. Frankie HI-NRG MC & Giorgio Li Calzi, ovvero un trio jazz che incontra uno dei padri del rap made in Italy, con la speciale partecipazione del trombettista Giorgio Li Calzi. Un incontro fatto di contaminazioni musicali, dissonanze in rima, cortocircuiti geografici, tra influenze afroamericane e mediorientali. La chiusura dell'edizione 2021 è affidata alla sapienza di Moni Ovadia, in scena il 17 luglio con “Oltre i confini - Ebrei e Zingari”, un appassionato contributo alla battaglia contro ogni tipo di razzismo tra canti, musiche, storie rom, sinti ed ebraiche che mettono in risonanza la comune vocazione delle
genti in esilio.

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