"La crescente influenza della Cina e le sue politiche internazionali possono presentare sfide sistemiche che dobbiamo affrontare insieme come Alleanza". E' un passo delle conclusioni del vertice Nato a Bruxelles, appena concluso. Dal canto suo il premier Mario Draghi ha sottolineato che "le condizioni di sicurezza sono ancora in rapida evoluzione: una cosa rimane la stessa, la centralità dell'Alleanza più potente e vincente della storia".
La cooperazione Cina-Russia e le preoccupazioni sul nucleare - "La Cina sta cooperando militarmente con la Russia, anche attraverso la partecipazione ad esercitazioni russe nell'area euro-atlantica", secondo le conclusione contenute nella dichiarazione finale del summit, in cui si elencano anche numerose preoccupazioni che derivano dalla politica cinese, compresa l'espansione sul nucleare.
Cyber attacchi e disinformazione - Nella dichiarazione finale rilasciata dai leader dopo il vertice di Bruxelles, si è parlato anche del tema della sicurezza e, soprattutto, di "minacce cyber e ibride, comprese le campagne di disinformazione, e l'uso dannoso di tecnologie emergenti sempre più sofisticate. I rapidi progressi nel campo dello spazio stanno influenzando la nostra sicurezza. La più grande responsabilità dell'Alleanza è proteggere e difendere i nostri territori e le nostre popolazioni dagli attacchi e affronteremo tutte le minacce e le sfide che influiscono sulla sicurezza euro-atlantico", è spiegato nella nota.
L'impegno dell'Italia - Mario Draghi ha parlato dell'importanza dell'Alleanza e dell'impegno del nostro Paese per supportarla e difenderla. "L'Italia si impegna a contribuire ancora alla deterrenza e alla strategia di difesa dell'Alleanza nonché alle operazioni e missioni della Nato e a contribuire alle nostre spese per la difesa nazionale, come ha sempre fatto", ha detto. "L'Italia sostiene pienamente le decisioni di avviare un processo di ulteriore adattamento per il prossimo decennio e di aggiornamento del Concetto Strategico 2010, basato sui tre compiti fondamentali: difesa collettiva, gestione delle crisi, cooperazione in materia di sicurezza", ha sottolineato il capo del governo italiano.
La centralità della Nato - Il premier poi non ha avuto dubbi nel definire "la centralità dell'Alleanza la più potente e vincente della storia. Mentre cerchiamo di voltare pagina dopo una delle più gravi crisi sanitarie, economiche e finanziarie della storia contemporanea, riconosciamo che la sicurezza è un presupposto necessario per preservare e rafforzare le nostre democrazie e i nostri sistemi economici e sociali", ha sottolineato Draghi, spiegando poi che "è essenziale che la Nato si rivolga alla comunità transatlantica".
Biden: "Nuove sfide" - "Abbiamo delle nuove sfide, abbiamo la Russia e la Cina. La Nato è importantissima e se non ci fosse la si dovrebbe inventare", ha detto il presidente Usa Joe Biden nel suo bilaterale con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. Biden ha poi lodato l'articolo 5, definendolo un "sacro obbligo" e si è congratulato con Stoltenberg per la sua leadership.
Ue partner unico ed essenziale - L'Unione Europea resta per la Nato "un partner unico ed essenziale", secondo quanto affermato dai capi di Stato e di governo dell'Alleanza atlantica nel comunicato finale. "Il partenariato strategico Nato-Ue è essenziale per la sicurezza e la prosperità delle nostre nazioni e dell'area euro-atlantica", aggiungono i leader, che riconoscono l'importanza di "una difesa europea più forte e più capace".
Sostegno a Ucraina, Georgia e Moldova e le richieste di ritiro alla Russia - I leader della Nato hanno infine ribadito il loro "sostegno all'integrità territoriale e alla sovranità di Ucraina, Georgia e Repubblica di Moldova, all'interno dei loro confini internazionalmente riconosciuti. Chiediamo alla Russia di ritirare, in conformità con i suoi impegni internazionali, le forze che ha dispiegato in questi tre Paesi senza il loro consenso. Condanniamo fermamente e non riconosceremo l'annessione illegale e illegittima della Crimea da parte della Russia e denunciamo la sua occupazione temporanea. Le violazioni dei diritti umani contro i tartari di Crimea e i membri di altre comunità locali devono finire", si legge nella dichiarazione.