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Nato: no a una guerra fredda con la Cina, ma loro non hanno i nostri valori

Il segretario generale dell'Alleanza atlantica: "Pechino non è il nostro nemico" ma bisogna affrontare "le sfide che l'ascesa cinese pone alla nostra sicurezza"

"Non stiamo entrando in una nuova Guerra Fredda e la Cina non è il nostro avversario, non il nostro nemico". Lo ha spiegato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, aggiungendo che bisogna però "affrontare insieme, come alleanza, le sfide che l'ascesa della Cina pone alla nostra sicurezza". Pechino "non condivide i nostri stessi valori" di democrazia e diritto, ha sottolineato Stoltenberg.

"Vediamo che la Cina non condivide i nostri valori - ha proseguito il segretario generale dell'Alleanza atlantica -. Abbiamo visto la repressione delle proteste democratiche a Hong Kong, la persecuzione delle minoranze in alcune parti del Paese e il controllo della popolazione con la tecnologia e i social media".

Ciononostante, con la Cina "siamo impegnati sui cambiamenti climatici e sul controllo degli armamenti, ma la sua struttura militare e il suo comportamento" finalizzato ad "aumentare la sua influenza pongono sfide all'Alleanza Atlantica".

Un giudizio, quello di Stoltenberg, condiviso anche dal premier britannico Boris Johnson, secondo il quale "nessuno vuole ingaggiare una nuova guerra fredda con la Cina. Penso che le persone vedano sfide, cose che dobbiamo gestire assieme e vedano anche opportunità".

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