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Sequestrato il certificato compilato da Camilla Canepa prima di vaccinarsi | La famiglia della giovane: "Nessuna malattia ereditaria"

Tra la documentazione che la Procura di Genova vuole acquisire per fare luce sulla vicenda c'è anche la lettera del Cts inviata alle Regioni che avevano deciso di procedere con gli open day

I carabinieri del Nas hanno notificato all'Asl 4 della Liguria un ordine di sequestro del certificato anamnestico compilato da Camilla Canepa, la 18enne di Sestri Levante (Genova) morta dopo il vaccino AstraZeneca. La Procura vuole verificare se sia stata segnalata la piastrinopenia ereditaria, citata nei documenti in possesso degli inquirenti, o l'assunzione di farmaci a base ormonale. Intanto la famiglia nega la presenza di una malattia ereditaria.

La famiglia: "Nessuna malattia ereditaria" - E a mettere altri dubbi sulla vicenda arriva, per la prima volta, la voce della famiglia di Camilla Canepa. "I genitori di Camilla confidano nel rispetto del loro dolore e della loro privacy... e la ragazza non aveva alcuna malattia ereditaria". Lo ha detto l'avvocato della famiglia Canepa, Angelo Paone, affermando che "non c'è alcun comunicato ufficiale" della famiglia. 

Anche le lettere del Cts tra i documenti nel fascicolo d'indagine - Tra la documentazione che la procura di Genova vuole acquisire per fare luce sulla vicenda c'è anche anche la lettera del Comitato tecnico scientifico inviata alle Regioni che avevano deciso di procedere con gli open day. In quella lettera il Cts "non rileva motivi ostativi a che vengano organizzate iniziative quali i vaccination day". Nello stesso documento, però, i tecnici sottolineano anche che "occorre completare la vaccinazione dei soggetti vulnerabili e over 60 ancora non coperti per una percentuale che non puo' essere trascurata".

L'anamnesi prima del vaccino sotto lente d'ingrandimento - Tra le carte che gli inquirenti vogliono esaminare c'è anche la scheda anamnestica che Camilla deve aver obbligatoriamente compilato prima di farsi inoculare il vaccino. Il documento contiene domande ben precise come, per esempio, se il vaccinando soffra di malattie cardiache o polmonari, asma, malattie renali, diabete, anemia o altre malattie del sangue e chiede di specificare farmaci, integratori naturali, vitamine, minerali o eventuali medicinali alternativi che si stanno assumendo. Camilla ha detto ai vaccinatori di avere una piastrinopenia immune? ha detto che stava prendendo estrogeni? Tutto questo doveva essere riferito al momento dell'anamnesi che è obbligatoria per chi ha deciso di vaccinarsi sia con Vaxzevria di AstraZeneca che con il vaccino Comirnaty di Pfizer. 

I carabinieri del Nas ieri hanno notificato all'Asl4 un decreto di esibizione e sequestro del certificato anamnestico di Camilla, certificato che si trova ancora - ovviamente sotto sigilli - nell'archivio dell'Asl e che verrà consegnato ai Nas lunedì. Fino a quel momento non c'è la certezza che Camilla abbia "omesso" di riferire della piastrinopenia o della terapia a base di estrogeni. E poi ci sono i medicinali, iniziati a prendere quattro giorni dopo il vaccino: un progestinico e un estrogeno che, secondo quanto appreso da fonti investigative, servivano per ridurre un problema ginecologico. Cinque giorni dopo l'assunzione degli estrogeni, Camilla ha cominciato a avvertire un forte mal di testa ed è stata accompagnata all'ospedale di Lavagna dai genitori. Una prima tac non avrebbe mostrato problemi particolari, secondo quanto appreso dagli inquirenti. In questo caso, la documentazione medica, che sarà esaminata dagli esperti della procura, sarà dirimente. 

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