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Mottarone, il gip accoglie la richiesta di incidente probatorio del legale di Tadini

La Procura di Verbania si era opposta, il difensore del caposervizio della funivia soddisfatto: "E' un provvedimento ineccepibile che amplia il tema della perizia". Convocate le parti per l'8 luglio

Ansa

Il gip del Tribunale di Verbania, Elena Ceriotti, ha accolto la richiesta di incidente probatorio avanzata dal difensore del caposervizio della funivia del Mottarone, Gabriele Tadini, unico tra gli indagati rimasto agli arresti domiciliari per l'incidente in cui sono morte quattordici persone. Il legale del caposervizio: "Siamo soddisfatti". 

La Procura di Verbania si era opposta, chiedendo una sospensione di almeno due mesi per completare le indagini ma il gip  (subentrato a Donatella Banci Buonamici per la decisione del presidente del Tribunale Luigi Montefusco, ndr), ha invece deciso - con provvedimento depositato oggi - che "la richiesta appare conforme ai requisiti di ammissibilità, dato che l'oggetto della prova si sostanzia in una perizia, che si deve ritenere estesa ad ogni possibile causa della precipitazione della cabina dell'impianto a fune".

Dunque, secondo il giudice per le indagini preliminari, non possono indurre al rigetto della richiesta, "come vorrebbe il pm nelle sue deduzioni, ragioni di opportunità rappresentate dalla mancata individuazione, allo stato, di tutti i soggetti, oltre ai tre odierni indagati, nei confronti dei quali le indagini in corso potranno fare emergere eventuali profili di responsabilità".

Apprezzamento dal legale di Gabriele Tadini: "Sono estremamente soddisfatto, ci tenevamo all'incidente probatorio perché è importante per il mio cliente iniziare a capire cosa sia successo". "Un provvedimento ineccepibile - aggiunge - amplia il tema della perizia, si potranno trattare tutti gli aspetti legati alla caduta della funivia"

Il giudice ha nominato come perito Antonio De Luca dell'Università Federico II di Napoli e ha convocato le parti per l'8 luglio. Inoltre, nell'elenco delle persone offese citato nell'ordinanza della gip, oltre ai parenti delle 14 vittime e di Eitan, l'unico sopravvissuto, c'e' anche il Codacons,  nella persona del suo legale rappresentante pro tempore.
 

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