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Antonella Ruggiero presenta il suo "Concerto versatile"

La cantante ospite a "Popular"

Ufficio stampa

Appuntamento suggestivo domenica 13 giugno nell’ambito dell’estate culturale al centro eventi il Maggiore di Verbania, con Antonella Ruggiero ed il suo “Concerto Versatile”. La cantante sarà accompagnata da Roberto Colombo al vocoder e al synth basso e da Roberto Holzer al pianoforte e all'organo liturgico. Antonella Ruggiero negli ultimi anni ha attraversato la musica legata alla cultura religiosa occidentale, indiana e africana, il fado portoghese, la canzone d’autore, scoprendo nuove modalità di arrangiamento e interpretazione.

L’artista, nostra gradita ospite a Popular, ci offre qualche anticipazione sull'evento a Verbania. "Ci sarà spazio per le canzoni dei Matia Bazar, ma anche per brani che nel corso degli anni mi hanno emozionata e colpita in maniera particolare, tanto da volerli interpretare. Quando, dopo l'esperienza con i Matia Bazar, iniziai la mia carriera solista, lo feci con l'intento di allargare i miei orizzonti musicali. Sono stata sempre interessata a molti generi: dalla musica classica a quella d'autore, a quella etnica", dice Antonella Ruggiero.

In questo tuo cammino che è stato anche di ricerca i musicisti ti sono stati di grande aiuto

Si, lavorando con musicisti di varie provenienze, avvengono delle magie che trasformano il concerto in qualcosa di unico. Nessun concerto è mai uguale all’altro, nel senso che tutto si evolve in maniera differente, con lo scopo di presentare canzoni in una veste diversa, rispetto a quella che il pubblico già conosce.

Come scegli i brani da interpretare?

Prima di tutto la canzone deve emozionarmi ed avere un significato. Mi ha aiutato molto in questi anni, l'aver lavorato con musicisti di differente estrazione, che sanno ancora meravigliarsi. Amo brani del repertorio classico, ma anche della musica d'autore; essendo genovese non posso non menzionare Fabrizio de André e Umberto Bindi. Sono autori che ritengo molto inclini ad una visione poetica della vita.

In questi anni hai conciliato l'attività di cantante e quella di ricercatrice...

Ho sempre cercato di non ripetermi nei dischi e nei concerti, con lo scopo di esplorare l'arte in tutte le sue forme e di guardare avanti. La musica ha secondo me un ruolo anche formativo; fin da piccoli i bambini dovrebbero essere messi nelle condizioni di ascoltare ogni genere musicale ed allargare gli orizzonti.

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