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A tavola: come abbinare i cibi per perdere peso

Per rimettersi in forma non sempre servono sacrifici estremi: le giuste combinazioni di alimenti possono aiutarci

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Se vogliamo, o dobbiamo, perdere peso, purtroppo la strada è una sola: occorre mangiare meno e muoversi di più, in modo da mantenere un saldo negativo tra le calorie che introduciamo a tavola e quelle che bruciamo nelle nostre attività. Tra gli accorgimenti che ci possono aiutare, limitando i sacrifici e premiandoci con migliori risultati, ci sono alcuni corretti abbinamenti degli alimenti che compongono il nostro menù quotidiano, facilitando la digestione o, al contrario, limitando l’assorbimento dei grassi. Vediamo allora qualche indicazione, ricordando che si tratta di consigli riservati a chi è in buona salute, senza problemi di allergie o intolleranze e in assenza di disturbi gastrici o digestivi: in tutti questi casi valgono esclusivamente le indicazioni del medico o del nutrizionista. 

LE REGOLE GENERALI – Per mantenersi in buona salute e dimagrire in modo sano non dobbiamo venire meno alle regole della sana e corretta alimentazione. Non dobbiamo cioè far mancare al nostro organismo i nutrienti di cui ha bisogno, ovvero una corretta percentuale di carboidrati, lipidi (grassi) e proteine. Occorre semmai ridurre le quantità, in modo da mantenere sotto controllo l’apporto calorico complessivo. Gli unici alimenti che possiamo, anzi dobbiamo, eliminare completamente sono gli zuccheri semplici (presenti nei dolciumi, negli alcolici e nelle bibite gassate) e i grassi “cattivi” come quelli presenti nel junk food e nei fritti in generale. Tutto il resto è concesso, nelle quantità indicate nel piano alimentare stilato per noi dal medico o dal nutrizionista, e non va eliminato totalmente. Da non dimenticare è una corretta idratazione, assumendo circa due litri di acqua al giorno. 

GLI ABBINAMENTI DA EVITARE – I regimi che studiano in particolare gli abbinamenti alimentari sono quelli legati alla filosofia della cosiddetta dieta dissociata. Anche se non tutti gli esperti di alimentazione sono concordi con questo tipo di alimentazione, possiamo dire che in linea generale può essere utile non consumare nello stesso pasto carboidrati e proteine: meglio suddividere tra pranzo e cena l’apporto di un primo piatto a base di pasta e un secondo di carne o pesce o uova. Sempre valido invece l’accostamento con abbondanti verdure, crude o cotte, e condite con un cucchiaino da caffè di olio extravergine di oliva.  Un’altra corrente di pensiero, invece, non incoraggia questa suddivisione tra carboidrati e proteine, ma invita, nel pasto serale, ad evitare i carboidrati e a preferire un secondo leggero a base di carne o pesce e verdure. In ogni caso, gli abbinamenti da evitare sono i seguenti: 
no al consumo nello stesso pasto di proteine di origine diversa, ad esempio carne e pesce o carne e uova, o ancora pesce e legumi o carne e formaggi;
no anche all’accostamento di carboidrati di provenienza diversa, come pasta e pane o pasta e patate, o ancora pane e banana;  
no a carboidrati e proteine insieme nel pasto serale;
no alla frutta alla fine dei pasti: meglio consumarla come spuntino a metà mattina o metà pomeriggio e sempre da sola. 

STANNO BENE INSIEME – Tra gli abbinamenti possibili, anche per inserire nella dieta una varietà soddisfacente di sapori, possiamo consumare insieme:
cereali e frutta fresca o secca, ad esempio a colazione, aggiungendo qualche mandorla o un’albicocca alla nostra porzione di fiocchi di avena;
I legumi si sposano bene con i carboidrati: riso e piselli o lenticchie, orzo o farro e fagiolini; possono essere accostati alle altre verdure, ad esempio in una bella insalatona: le fibre contenute in entrambe le classi di alimenti favoriscono il transito intestinale e hanno un effetto depurativo; 
le proteine contenute, ad esempio, in una porzione di carne o pesce, si accompagnano perfettamente alle insalate e alle altre verdure, crude o cotte. Attenzione: con il pesce è meglio evitare fagiolini e verdure a foglia verde come spinaci e biete perché i sali minerali presenti in entrambi gli alimenti possono essere in quantità eccessiva e provocare ritenzione idrica;
grassi e verdure: sono un ottimo abbinamento perché le fibre contenute nei vegetali riducono l’assimilazione digestiva dei grassi. Ad esempio, un pesce grasso come il salmone sta benissimo insieme a una bella insalata di rucola;
olio e carote: la nostra insalata di carote dovrebbe essere sempre condita con un filo d’olio perché le vitamine contenute della carota sono liposolubili, ossia sono assimilate più facilmente in presenza di lipidi. 
formaggi: per limitare l’apporto di grassi, mai accostarli a carne, pesce e uova, ma assumerli con verdure non amidacee, come pomodori, zucchine, asparagi, melanzane, rucola, peperoni;
pomodoro: il suo “matrimonio” migliore è con il pesce e con le altre verdure, ma si può mangiare anche su una fettina di pane integrale tostato, che facilita l’assorbimento dei suoi nutrienti. Meglio evitare invece la classica caprese, sfiziosa ma molto calorica.  

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