Il futuro del mondo, secondo gli sviluppatori di Huntdown, è una mega-città che fa impallidire gli sprawl urbani di Blade Runner, abitata da una mandria di fuorilegge che spara a vista contro poliziotti e tutori dell’ordine – tipo The Warriors ma molto più cattivi. Quando la polizia non riesce a risolvere un problema, e questo sembra capitare assai di frequente in Huntdown, chiama dei cacciatori di taglie diversamente pacifisti specializzati nel far fuori masse consistenti di nemici alla maniera di Chuck Norris meets Rambo.
In generale, Huntdown fa di tutto per risvegliare la passione per gli Anni '80 e '90: sparatorie da action movie, grafica colorata e precisa, ma decisamente stile retrò dei cabinati da bar di quei magnifici decenni e colonna sonora adeguata.
Ogni "capitolo" di Huntdown racconta del vostro percorso per arrivare al boss di fine livello, sulla cui testa pende un mandato di cattura. Questo vuol dire affrontare due o tre livelli di città corrotta e decadente, con i muri pieni di graffiti e luci al neon, far fuori orde di nemici che pattugliano dette strade e infine schiantarsi contro il boss che stiamo cercando. Ogni boss, come è lecito aspettarsi da un buon action, ha uno stile diverso, che va dal bombardarci dall’alto al tirarci addosso manubri da culturista.
Visivamente, il gioco mostra i livelli in due dimensioni, con una grafica retrò deliziosa e precisa. I colpi arrivano e vanno dove è prevedibile che succeda, i salti possono essere dosati al millimetro e l’accuratezza dei controlli touch è ammirevole, anche se è preferibile giocare con un controller Bluetooth per godersi al massimo le sparatorie di Huntdown. Difatti, non dovrete solo muovervi nelle direzioni principali, ma saltare, abbassarvi, lanciare granate, cambiare arma (tra le due che potete portare con voi, compresa minigun che sembra uscite da Commando) e persino infilarvi in copertura nelle rientranze della strada.
© IGN
Se avete giocato i titoloni degli anni '80 e '90, Huntdown è un omaggio a capolavori come Rolling Thunder, Shinobi o Double Dragon. Si procede da sinistra verso destra, saltando tra le "piattaforme" (generalmente due livelli, ma a volte si viaggia un po’ in verticale). Qua il problema non sono quasi mai i "salti", ma i nemici che vi sparano addosso tutto quello che hanno, dai pugnali ai missili – Huntdown è uno sparattutto, non un platform.
Il gioco (noi l'abbiamo provato su iPhone 12) nella sua interezza dura circa mezza dozzina di ore: la bella notizia è che si scarica gratuitamente e si può "provare" per un circa un’ora abbondante di livelli, in modo da capire – prova su strada – se fa per voi. Nel caso, acquistarlo su Android o iPhone/iPad costa 10 euro. Molto ben spesi, secondo chi vi scrive.