Il Giglio, isola dei tesori dell'Arcipelago Toscano
A due passi dalle spiagge assolate, un borgo medievale avvolto dalle nubi: un luogo straordinario...
Quanti tesori all'isola del Giglio: ecco come scoprirli
Arrivandoci da Porto Santo Stefano la cima dell’Isola del Giglio appare avvolta dalle nubi: la magnifica cittadella medievale di Giglio Castello è talvolta immersa nella nebbia e appare ancora più strana quando il sole, come quasi sempre durante la bella stagione, splende sul porto e sulle belle spiagge di Campese e dell’Arenella.
L’Isola del Giglio fa parte del Parco Marino dell’Arcipelago Toscano, il più grande d’Europa,ed è come un piccolo mondo a sé: circondata da acque pescosissime, al largo incrociano delfini e balene, ha una superficie di 21 chilometri quadrati che sono tutti da scoprire. Il Mediterraneo con la sua luce e i suoi profumi più intensi unisce qui il mare con il monte, la storia con le spiagge.
Un caldo benvenuto - Giglio Porto, il punto d’arrivo per il turista, è situato in un anfiteatro naturale, che dà subito il benvenuto con i suoi bar affollati, i suoi negozi le sue boutiques. E’ il luogo dello shopping, il più animato dell’isola: a pochi metri sullo scalo con una meravigliosa vista sul mare il famoso ristorante Margherita offre il meglio delle cucina a base di pesce, naturalmente freschissimo. Da Giglio Porto ci si può avventurare in una magnifica camminata scoprendo lentamente tutta la costa dell’Isola, con le bellissime spiagge delle Cannelle, ideale per i bambini, le Caldane (raggiungibile solo a piedi o dal mare) Cala degli Alberi, l’Arenella e quella di Campese.
Campese - Uno dei luoghi più frequentati dai turisti anche perché dotato di un’estesa, bella e attrezzatissima spiaggia è Campese: rivolto verso Ovest il paese è favorito da un’esposizione solare prolungata e caratterizzata da tramonti mozzafiato, che si possono godere da uno dei tanti caffè e ristoranti che costellano il paese. Il mare è di uno straordinario color turchese.
Le vigne di Ansonico - Si può scoprire il bellissimo e interessante interno: una camminata che vi permetterà di ammirare panorami che spaziano dalla costa toscana alle isole d’Elba e di Montecristo e dell’Elba e, nelle giornate più limpide fino alla Corsica. I rilievi dell’isola, soprattutto sul promontorio del Franco, sono ricoperti da una vegetazione rara e preziosa, con lecci, sugheri, erica e corbezzolo, caprifoglio robbia e ciclamini. Troverete anche dei terrazzamenti detti greppe, in cui si coltiva ancora un delizioso vinello gigliese, che rientra nella Doc Ansonica Costa dell’Argentario.
La villa romana - La dominazione romana dell’isola del Giglio, abitata peraltro da tempi immemorabili, è testimoniata dai resti sommersi della villa romana appartenuta alla famiglia dei Domizi Enobarbi: una vasta area, delizia dei sub, in cui si possono riconoscere una vasca per la piscicoltura, portici e mura perimetrali, arcate e terrazze. Il 1544 fu l’anno nero per l’Isola del Giglio, saccheggiata e depredata dal pirata saraceno Barbarossa, che deportò come schiavi 700 gigliesi. L’isola fu poi ripopolata dai Medici, che rafforzarono le mura di Castello.
Giglio Castello - Se la vita da spiaggia viene a noia, un’alternativa splendida è la cittadella medievale di Giglio Castello, la cui sagoma domina l’isola e la caratterizza. A oltre quattrocento metri d’altezza, racchiusa da forti mura turrite, è un intrico di vicoli e stradelle medievali su cui si affacciano negozi e ristoranti che offrono la gustosissima cucina dell’isola, nella più pura tradizione toscana, come nel ristorante da Maria, quasi un’istituzione anche per la sua fantastica posizione panoramica.
Per informazioni: www.visittuscany.com
SU TGCOM24