Una legge europea sulla biodiversità. E’ quanto propone la Commissione Ambiente del Parlamento europeo, che ha adottato la sua posizione sulla “Strategia dell'Ue sulla biodiversità per il 2030: riportare la natura nelle nostre vite” con 62 voti a favore, 4 contro e 12 astensioni. Obiettivo: garantire che entro il 2050 gli ecosistemi del mondo siano ripristinati, resilienti e protetti. La relazione sarà sottoposta la voto della plenaria in giugno.
Le proposte - Nella relazione, i deputati hanno ribadito e sottolineato l’urgente bisogno di una legge dell’Ue sulla biodiversità che delinei un quadro di interventi ad ampio spettro, ovvero fino al 2050. Vediamo insieme le parole chiave del testo:
5 - Sono i principali fattori di cambiamento della natura che vanno affrontati nella nuova legge sulla biodiversità. E sono: cambiamenti nell’uso del suolo e del mare, sfruttamento diretto degli organismi, cambiamento climatico, inquinamento e specie aliene invasive.
20 miliardi di euro - E' la cifra che secondo gli eurodeputati va mobilitata ogni anno in Europa per un’azione concreta ed efficace a favore della biodiversità.
Un Accordo di Parigi anche per la biodiversità - Da siglare alla conferenza delle Nazioni unite che si terrà nell’ottobre del 2021 e che stabilirà il corso sulla biodiversità globale fino al 2030 e oltre.
Il 30% delle aree terrestri e marine - Vi è la necessità, secondo gli eurodeputati, di mettere questa percentuale di aree in protezione entro il 2030, facendo inoltre sì che almeno un terzo di queste, comprese tutte le restanti foreste primarie e vetuste dell'Ue, vengano rigorosamente protette e lasciate sostanzialmente indisturbate.
Stato di conservazione favorevole - Vi è la necessità di raggiungerlo per tutte le specie e gli habitat protetti e almeno il 30% di quelli che attualmente non lo hanno dovrebbe diventare favorevole o mostrare una forte tendenza positiva in quella direzione. I deputati hanno inoltre invitato l'Ue a guidare gli sforzi per porre fine al commercio delle specie in via di estinzione.
Una piattaforma europea per l’inverdimento urbano - Altra proposta dei deputati tesa a garantire e costruire la biodiversità nelle aree urbane, garantendo poi una quota minima di tetti verdi sui nuovi edifici e il divieto dell'uso di pesticidi chimici.
Api e altri impollinatori... - I deputati si oppongono alla riautorizzazione del glifosato dopo il 31 dicembre 2022 e ribadiscono la loro richiesta di rivedere urgentemente l'iniziativa dell'Ue sugli impollinatori per includere un ambizioso quadro di monitoraggio a livello dell'Ue. Ribadiscono, inoltre, la necessità di porsi obiettivi e indicatori chiari per arrestare il declino degli impollinatori, indispensabili per l'ambiente e la sicurezza alimentare.
"Chiediamo una legge dell'Ue sulla biodiversità simile alla legge sul clima, per stabilire il quadro di governance fino al 2050 per proteggere la biodiversità, compresi obiettivi vincolanti per il 2030", ha affermato il relatore César Luena (S&D, ES). La votazione in plenaria su questa risoluzione è prevista nella prossima sessione del 7-10 giugno.