"Mascherine a chiuso ancora per un po'"

Covid, Speranza: "Probabile una terza dose del vaccino, ma dai medici di base" | "Green pass anche extra-Ue"

Per il ministro della Salute "le mascherine al chiuso le dovremo tenere ancora un po'". Per il vaccino per i ragazzi dai 12 ai 15 anni "usare il più possibile i pediatri di libera scelta"

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"Sarà molto probabile dover fare una terza dose di vaccino anti-Covid, un richiamo che sarà probabilmente 'modificato' per coprire le varianti". Lo ha annunciato il ministro della Salute, Roberto Speranza, spiegando che si dovrà quindi "passare da una fase straordinaria ad una fase ordinaria, e penso che questa nuova ordinarietà possa essere affidata alla nostra straordinaria rete di medici di medicina generale".

"Ora dobbiamo correre e tutti sono impegnati - ha spiegato Speranza - ma penso che nel lungo periodo le palestre, i centri congressi o le stazioni dovranno tornare a svolgere i ruoli per i quali sono preposti". Per la vaccinazione ai 12-15 enni, il ministro dice che si dovranno "usare il più possibile i pediatri di libera scelta. I pediatri italiani sono pediatri di straordinaria qualità che hanno un radicamento sul territorio, un rapporto di fiducia molto importante con le famiglie. Io vorrei che ci sia il loro massimo protagonismo sempre nel coordinamento con i territori e le regioni".

"Sulle mascherine non dobbiamo vanificare gli sforzi fatti" Sul fronte mascherine "non dobbiamo avere fretta". "Le mascherine al chiuso le dovremo tenere ancora un po' almeno nel medio periodo. Non sono un prezzo enorme da pagare. Appena gli scienziati ce lo diranno, potremo toglierle all'aperto e, solo dopo, al chiuso. In una fase di transizione dobbiamo non avere fretta e non dobbiamo - ha concluso - vanificare gli sforzi fatti".

"Proporrò green pass anche ai Paesi extra-Ue" Speranza ha annunciato che proporrà "che il green pass sia utilizzato anche con i Paesi extra-Ue come il Giappone, gli Stati Uniti o il Canada". "Farò questa proposta - ha detto ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa - nel corso della riunione dei ministri della Salute che si terrà prossimamente e, se troveremo il modo di condividere questo strumento, potremo aiutare la mobilità". Il green pass, ha sottolineato, "sarà digitale con un codice sul telefonino anche se ora c'è già quello cartaceo che certifica l'avvenuta vaccinazione".