Luigi Di Maio si è scusato con Simone Uggetti, l'ex sindaco di Lodi, assolto in appello per il "caso piscine" che lo aveva portato, nel 2016, a dimettersi dopo l'arresto per turbativa d'asta e la condanna in primo grado a 10 mesi. All'epoca dei fatti il M5s fece sit-in e campagne social contro di lui. "E' giusto che in questa sede io esprima le mie scuse, mai più gogna", ha scritto ora il ministro degli Esteri.
La lettera di Di Maio - "Le scrivo la seguente lettera perché è giusto che in questa sede io esprima le mie scuse all'ex sindaco di Lodi e rivolga a lui e alla sua famiglia i migliori auguri per l'esito di un caso giudiziario nel quale il dottor Uggetti, con forza, tenacia e dolore è riuscito dopo anni a dimostrare la sua innocenza". Inizia così la lettera di Luigi Di Maio al Foglio a proposito della vicenda giudiziaria tornata in questi giorni al centro delle cronache politiche.
L'assoluzione - Uggetti è stato assolto dalla Corte d'Appello di Milano perché "il fatto non sussiste". L'ex sindaco era tra gli imputati per turbativa d'asta nel cosiddetto "caso delle piscine" che riguardava una gara per la gestione degli impianti comunali della città.
La campagna mediatica del M5s - Nel 2016 quando Uggetti venne arrestato, subì forti critiche e pressioni da parte del Movimento 5 stelle che ne invocò le dimissioni tramite sit-in di piazza e campagne mediatiche soprattutto sui social. Il M5s trasformò la vicenda in uno scandalo nazionale per cui ora Luigi Di Maio ha voluto chiedere scusa.
"Campagna profondamente sbagliata" - Secondo il ministro, infatti, "si potevano, certo, chiedere le dimissioni del sindaco ma campagne social, sit in di piazza, insinuazioni, utilizzo di frasi al condizionale che suonano come indicative, col senno di poi, credo siano stati profondamente sbagliati. Non ho mai conosciuto Uggetti e non abbiamo contenziosi pendenti. Penso soltanto che glielo dovevo, da persona e da essere umano, prima ancora che da uomo delle istituzioni", ha scritto.
Il M5s e anche la Lega - Nei giorni della notizia del suo arresto "nella stessa piazza e nello stesso week-end, prima il Movimento 5 stelle con la mia presenza e il giorno dopo la Lega Di Matteo Salvini, con Calderoli, organizzarono dei sit-in contro il dottor Uggetti fino a spingerlo, un mese dopo l'arresto, alle dimissioni - ha ricordato Di Maio - l'arresto era senz'altro un fatto grave, ma le modalità con cui lo abbiamo fatto, anche alla luce dell'assoluzione di questi giorni, appaiono adesso grottesche e disdicevoli".
"Gogna come strumento di campagna elettorale" - Il periodo dell'arresto di Uggetti coincise, ha sottolineato Di Maio, "con le campagne elettorali che nel 2016 coinvolsero le città Di Roma, Torino, Napoli, Milano e Bologna: una tornata, senza esclusione di colpi. Anche io contribuii ad alzare i toni e a esacerbare il clima. Sul caso Uggetti fu lanciata una campagna social molto dura a cui si aggiunse il presidio in piazza, con tanto di accuse alla giunta di nascondere altre irregolarità. Io sono fortemente convinto che chi si candida a rappresentare le istituzioni abbia il dovere di mostrarsi sempre trasparente nei confronti dei cittadini, e che la cosiddetta questione morale non possa essere sacrificata sull'altare di un 'cieco' garantismo ma il punto qui è un altro e ben più ampio, ovvero l'utilizzo della gogna come strumento di campagna elettorale", ha concluso Di Maio.
Uggetti: "Contento delle scuse di Di Maio, spero ravvedimento sincero" Lo stesso Uggetti ha quindi commentato al Tg3 le parole di Di Maio: "Sono contento delle sue scuse, spero che il suo ravvedimento sia sincero; e spero che possa essere utile alle tante persone che sono state additate e linciate prima che si accertassero i fatti. Questo non deve più accadere, perché la politica deve parlare di valori, programmi ed azioni concrete, non fare il tifo sulle manette".
Giuseppe Conte: virtuoso riconoscere l'errore - "Riconoscere un errore, come ha fatto oggi Luigi Di Maio, è una virtù. "Alimentare la gogna mediatica per contrastare gli avversari a fini elettorali contribuisce all'imbarbarimento dello scontro politico". Lo ha detto l'ex premier Giuseppe Conte, aggiungendo: "La politica è dialogo, confronto anche aspro, utile a superare i conflitti sociali, ma deve sempre muovere dal rispetto della dignità delle persone e deve sempre orientarsi verso una sintesi superiore nell'interesse generale".
La proposta di Buffagni: "Uggetti candidato a Siena per M5s-Pd" - "Il fatto che Simone Uggetti sia stato assolto è un bene e ci scusiamo per gli attacchi sproporzionati, ma c'era stata un'indagine, delle denunce e un arresto. Credo che il Movimento 5 Stelle e il Pd debbano dare un segnale candidandolo nel collegio di Siena". Lo dice l'ex viceministro M5s Stefano Buffagni, tra i precursori della linea garantista all'interno del Movimento. "Come M5S abbiamo fatto alcune evoluzioni e cambiato alcune posizioni all'inizio molto estreme e che si sono un po' moderate" ricorda ma aggiunge: "abbiamo alzato l'asticella dell'onestà sulla scena politica".