In una location industriale, i capannoni delle fonderie Carlo Macchi a Milano, va in scena un nuovo romanticismo che rimescola le carte della femminilità, per creare una collezione contemporanea come non mai.
Uno show semplice e spettacolare allo stesso tempo. La performance live del gruppo Labyrinth e la magia floreale del flower designer Satoshi Kawamoto, fanno da sfondo ad una collezione che prende l'idea del bello e la incanala nel mondo di oggi, che forse, tanto bello non è.
Ecco allora che in “passerella” sfilano tutti i classici del vocabolario Valentino: fiori e rouches, tessuti leggerissimi, come lo chiffon, e borchie squadrate che arricchiscono gli accessori. Ma anche se gli ingredienti sono gli stessi, il risultato è molto diverso. La nuova eleganza di Valentino è assolutamente quotidiana e concreta. La paillettes si indossano di giorno abbinate a pantaloni color cachi, il cast di modelle e modelli è un mix eterogeneo tra star delle sfilate e gente comune, e gli abiti da sera, veramente impalpabili, si indossano in una fabbrica, dove le persone hanno lavorato.
Perchè al centro della creatività di Pierpaolo Piccioli ci sono sempre le persone. Senza generi e senza confini.