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Omicidio Roberta Siragusa, un video ritrae un uomo darle fuoco | Referto: "17enne morta dopo un'atroce agonia"

L'ex fidanzato, accusato di omicidio aggravato e occultamento di cadavere, aveva affermato ai pm che era stata la ragazza ad appiccare il rogo da sola dopo un violento litigio

Ansa

Un video sugli ultimi istanti di vita di Roberta Siragusa, 17enne bruciata viva a gennaio, è stato depositato nell'incidente probatorio davanti al gip di Termini Imerese. L'ex fidanzato, Pietro Morreale, è imputato di omicidio aggravato e occultamento di cadavere. Nel video si vede un uomo gettare benzina sulla giovane, che secondo il medico legale è "morta dopo un'atroce agonia", nei pressi del campo sportivo di Caccamo. 

Le prove che incastrano Morreale Come si vede dalle immagini e come è emerso dall'autopsia che ha accertato che le cause della morte sono dovute alle lesioni determinate dalle bruciature, la ragazza era agonizzante mentre l'uomo le dava fuoco. Dall'esame autoptico è stato rilevato anche che l'assassino l'ha percossa con un oggetto contundente, per poi trascinarla fino al burrone, dove è stato rinvenuto il cadavere, prima di bruciarla. Roberta avrebbe avuto una agonia di 2-5 minuti.

Palermo, ragazza di 17 anni trovata morta in un burrone 

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La 17enne Roberta Siragusa, trovata senza vita in un burrone nella zona di Monte San Calogero a Caccamo (Palermo) 
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 I carabinieri sulla scena del delitto 

Il ragazzo ha sempre sostenuto che fosse stata la fidanzata a darsi fuoco La famiglia della giovane è rappresentata dai legali Giuseppe Canzone e Sergio Burgio che hanno assistito all'incidente probatorio. Pietro Morreale, di 19 anni, si trova in carcere da gennaio. Il giovane si è sempre difeso sostenendo che la vittima, dopo una violenta discussione, si era data fuoco da sola. E' stato lo stesso Morreale a portare i carabinieri sul luogo del ritrovamento del corpo. Le immagini depositate oggi sono state girate dalle videocamere piazzate fuori a un bar vicino al campo sportivo del paese del Palermitano.

Esclusa l'ipotesi del suicidio "I dati forniti permettono di escludere l'ipotesi del suicidio o della morte accidentale", spiegano i due avvocati. Dal video si è visto chiaramente il corpo di una persona prendere a fuoco, la presenza di un uomo che si trovava vicino al corpo che poi si è allontanato ed è salito a bordo della macchina di Morreale. L'uomo si è poi allontanato di qualche decina di metri posteggiando mentre il corpo di Roberta finiva di bruciare. "Sono state immagini forti, mostrate alla presenza dei genitori e del fratello di Roberta, sempre presenti in aula - dicono i legali -. Si è trattato di un video che ha spiazzato tutti i presenti e che dimostra in modo inconfutabile che Roberta è stata uccisa al campo sportivo, caricata in auto e gettata nel dirupo vicino al monte San Calogero. Ormai il gravissimo quadro indiziario a carico dell'indagato si è trasformato in un quadro probatorio gravissimo, che a nostro giudizio, non consente di potere formulare ipotesi investigative diverse".

Il medico legale: arresto cardiaco conseguente allo shock causato dalle ustioni  "Il consulente tecnico d'ufficio ha spiegato che la morte di Roberta Siragusa è 'stata determinata da arresto cardio-circolatorio e respiratorio conseguente al gravissimo stato di shock causato dalle estese e gravissime ustioni del capo e soprattutto del tronco e degli arti superiori, fino alla carbonizzazione di ampie parti della superficie corporea'". Lo rendono noto, riferendo le parole del medico legale, gli avvocati Burgio e Canzone. "A tale gravissima condizione di shock, cosiddetto primario, la Siragusa è giunta per lo scatenamento di riflessi neurovegetativi da inibizione del simpatico ed eccitazione del parasimpatico derivanti dalla profonda angoscia e dall'intensissimo dolore certamente provenienti dalla stimolazione di recettori presenti nell'estesa superficie corporea interessata dall'ustione", spiegano i legali, sempre riportando il referto del medico.

Caccamo (Palermo), i funerali di Roberta Siragusa

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