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Omicidio Willy, uno degli imputati denuncia i testimoni che lo accusano dell'aggressione: "Hanno mentito"

A poco più di due settimane dal processo, Francesco Belleggia ha denunciato tre amici dei fratelli Bianchi per aver raccontato il falso

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A poco più di due settimane dall'inizio del processo per la morte del 21enne Willy Monteiro Duarte, massacrato di botte a Colleferro (Roma) dopo aver cercato di difendere un amico, si spacca il fronte difensivo. Uno dei quattro imputati, Francesco Belleggia, ha denunciato tre amici dei fratelli Bianchi per aver raccontato il falso ai carabinieri e al sostituto procuratore.

Belleggia ha sempre negato di aver preso parte al pestaggio. Lui, insieme a Mario Pincarelli, Gabriele e Marco Bianchi, è accusato di omicidio volontario. Ora ha denunciato per false dichiarazioni i tre testimoni - Michele Cerquozzi, Omar Sahbani e Vittorio Tondinelli - che lo indicano come colui che, oltre a Marco Bianchi, avrebbe colpito con un calcio Willy mentre tentava di rialzarsi dopo l'aggressione.

Omicidio Colleferro, chi sono i quattro arrestati 

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Gabriele Bianchi, 26 anni 
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Gabriele Bianchi, 26 anni 
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 Mario Pincarelli, 22 anni
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 Francesco Belleggia, 23 anni
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Marco Bianchi, 24 anni
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Gabriele Bianchi, 26 anni
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Gabriele Bianchi, 26 anni
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Gabriele Bianchi, 26 anni
Si chiamano Marco e Gabriele Bianchi, rispettivamente di 24 e 26 anni, Mario Pincarelli, di 22, e Francesco Belleggia, di 23. Sono tutti di Artena, hanno in comune la passione per le arti marziali, i tatuaggi e per i simboli paramilitari e hanno già piccoli precedenti penali alle spalle. Sono stati arrestati dopo aver massacrato con pugni e calci sul volto Willy Fonteiro Duarte, un 21enne intervenuto per tentare di placare una rissa e per difendere un amico.

Una denuncia che, come riferisce La Repubblica, ha portato la Procura di Velletri ad aprire un fascicolo e in cui è stato anche specificato che i "legami oscuri" tra i testimoni e i fratelli Bianchi emergono anche da altre indagini: una in cui i Bianchi, Sahbani e Tondinelli sono accusati di violenze ai danni di un cittadino di nazionalità indiana e un'altra di spaccio ed estorsione.

Colleferro (Roma), un murale per ricordare Willy Monteiro Duarte

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Un murale per Willy Monteiro Duarte. Il volto sorridente del 21enne italiano di origine capoverdiana barbaramente ucciso lo scorso 6 settembre 2020 mentre tentava di difendere un amico vittima di un pestaggio campeggia sulla facciata di un palazzo di Colleferro, comune in cui il ragazzo risiedeva insieme alla sua famiglia e in cui è morto. L'imponente ritratto, che si sviluppa su una superficie di circa 8x10 metri ed è stato realizzato dall’artista Lucamaleonte, è nato dalla volontà della Regione e di AS Roma di ricordare il giovane. Alla cerimonia di inaugurazione del murale hanno partecipato l'assessore regionale alle Politiche abitative, Massimiliano Valeriani, il responsabile della Fondazione Roma Cares della AS Roma, Francesco Pastorella, il direttore generale dell'Ater Provincia di Roma, Luigi Bussi, il sindaco di Colleferro, Pierluigi Sanna, e l'artista Lucameleonte. Insieme alle istituzioni sono stati tanti i giovani presenti all'inaugurazione davanti alla palazzina Ater che ospita il murale. "Siamo qui per una bellissima iniziativa per cui ringraziamo la Regione e l'As Roma che si è fatta carico delle spese - ha detto il direttore generale dell'Ater Provincia di Roma, Luigi Bussi -. La presenza di questo murale deve essere una memoria costante". Per il sindaco di Colleferro Pierluigi Sanna "il sacrificio di Willy non deve essere dimenticato, è nel cuore e nella mente di tutti noi ed è un esempio molto forte. Il suo sacrificio resterà a memoria di tutti attraverso l'arte. Siamo convinti che l'arte e la cultura siano il più grande antidoto contro la violenza e l'intolleranza". Quindi un ringraziamento alla famiglia e ai genitori di Willy "che hanno dato il più grande esempio di dignità". L'As Roma già a settembre aveva intitolato il progetto "A Scuola di Tifo" nella stagione 20-21 proprio alla memoria di Willy. Ora partecipa anche a questa nuova iniziativa. Francesco Pastorella ha sottolineato come la società "già da sette anni svolge attività nelle scuole per sensibilizzare contro il bullismo. Non possiamo indietreggiare di fronte a queste prepotenze. Grazie a Lucamaelonte, che è stato orgoglioso di realizzare questa opera". Per l'assessore regionale alle politiche abitative Massimiliano Valeriani "un murale non cambia la vita persone, ma oggi facciamo una semina a 5 mesi da un evento che ha colpito tutto il paese. Willy ha voluto dimostrare che indifferenza è un peccato. La sua immagine ora sarà qui a ricordarlo e ci aiuterà a diventare tutti migliori".

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