Un filmato mostra gli ultimi istanti di vita di Steve Irwin, il naturalista australiano soprannominato "Crocodile man" e famoso in tutto il mondo per i suoi documentari televisivi sui coccodrilli. Il documentarista, prima di morire, si è strappato da solo l'aculeo velenoso della razza che gli aveva trafitto mortalmente il cuore. Per lui, descritto in Parlamento come "una grande icona nazionale", funerali di stato.
Irwin, 44 anni, era stato ucciso ucciso lunedì dalla puntura del pesce mentre girava riprese subacquee nella Grande barriera corallina per una serie televisiva con la figlioletta Bindi di 8 anni, che avrebbe dovuto debuttare negli Usa il prossimo anno. L'aculeo velenoso e uncinato ha trafitto il cuore. Prima di perdere conoscenza, il naturalista aveva avuto il tempo di tirarlo via.
Un cameraman ha ripreso l'incidente. Il video è stato consegnato alla polizia e potrebbe non essere mai mostrato in pubblico. Billy Campbell, presidente dei "Discovery Networks", la rete Tv americana che trasmette i programmi di Irwin, ha detto che sarà la moglie del naturalista a decidere se e quando trasmettere le immagini.
Famoso in tutto il mondo
La serie Tv di Irwin di quasi 50 documentari, "Crocodile Hunter"', era iniziata nel 1992 e da allora è stata mostrata in tutto il mondo dalla rete via cavo "Discovery". Grazie ai suoi documentari e alla sua temerarietà con cui avvicinava gli animali selvatici, Irwin era fra gli australiani più conosciuti all'estero.
Irwin è stato protagonista di film e il suo zoo privato è diventato una delle maggiori attrazioni turistiche. Ha partecipato anche a molti progetti ambientalisti, come la "Steve Irwin Conservation Foundation" e la "International Crocodile Rescue", per la protezione dei coccodrilli.
Fatalità
Gli attacchi di razze all'uomo sono rari e il veleno nell'aculeo della coda, lungo fino a 20 cm, affilato come un rasoio, non è letale. Vi sono stati solo due casi conosciuti di persone uccise da un loro attacco in Australia.