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Cinema,è morto l'attore Glenn Ford

Interpretò film di grande successo

L'attore Glenn Ford è morto nella sua casa di Beverly Hills: aveva 90 anni. Secondo quanto la polizia ha reso noto, un'ambulanza è stata chiamata alla casa dell'attore nel pomeriggio di mercoledì, ma, quando vi è giunta, Ford era già deceduto per cause naturali. Glenn Ford fu interprete di moltissimi film di grande successo; recitò, solo per citare alcuni titoli, in "Gilda", "Quel treno per Yuma", "La Battaglia delle Midway" e "Superman".

L'attore era malato da ormai diversi anni e nel 1990 fu più volte ricoverato a causa di diversi infarti. Il suo vero nome era Gwyllyn Samuel Newton, era nato nel 1916 a Sainte Christine, in Québec ed era emigrato in California con la sua famiglia dove poi era diventato attore.

Sono entrate nella storia del cinema le sue interpretazioni come cowboy e come uomo comune che si trova a vivere situazioni inusuali. Il suo debutto risale al 1938 quando interpretò "Heaven with a barbed wire fence".

Malgrado avesse recitato in opere memorabli quali "Il grande caldo" (1953), "La bestia umana" (1954), "Quel treno per Yuma" (1957), "La legge del più forte" (1958), "Il seme della violenza" (1961), "I quattro cavalieri dell'Apocalise" (1962), "Una fidanzata per papà" (1963), in cui seppe tra l'altro dare prova di grande versatilità, sostanzialmente rimane sempre per gli spettatori l'uomo della porta accanto: rispettabile, determinato, lucido, talora persino seducente, ma non carismatico. L'eccezione fu in realtà rappresentata dalla sua interpretazione più famosa, proprio in "Gilda" (1945), in cui seppe rendere alla perfezione il ritratto di un uomo roso dalla passione.

Non ebbe mai una nomination all'Oscar, e vinse solo un Golden Globe nel '61 come migliore attore protagonista per "Angeli con la pistola". Cinque anni prima era stato candidato allo stesso riconoscimento per una delle sua apparizioni più atipiche, "La casa da tè alla luna d'agosto", un pastiche nel quale faceva da contraltare a uno stralunato Marlon Brando. Con gli anni '60 cominciò un declino immeritato che lo relegò in cammei, uno per tutti in "Superman" (1978).

La vita di Ford è stata costellata di grandi amori: si è sposato e ha divorziato quattro volte. Eleanor Powell, la prima moglie, Jeanne Baus è stata la seconda, Kathryn Hays, la terza e Cynthia Hayward, la quarta. Dal suo matrimonio con la Powell ha avuto Peter, che ha seguito senza successo le orme del padre. Peter ha in cantiere una biografia del padre scritta a quattro mani con Christopher Nickents che dovrebbe uscire nel 2006.