Degli album e delle canzoni famose di Franco Battiato si è sempre parlato, ma quello che spesso è rimasto in secondo piano è il suo apporto come autore. Durante gli anni 70 e 80 il Maestro ha prodotto e scritto per diversi artisti della Battiato Factory, mettendo il suo zampino a testi e musica negli album delle sue tre muse Alice, Giuni Russo e Milva ma anche di artisti come Alberto Radius, Eugenio Finardi, Giusto Pio fino a Carmen Consoli, Tiziano Ferro e Adriano Celentano.
Battiato utilizzò diversi pseudonimi per rimanere anonimo e occuparsi di versi o musica e affrontare talvolta temi delicati per l’epoca come l’omosessualità: da Tripoli e Ed De Joy a Franc Jonia, Astra, Martin Kleist, fino a Albert Kui, Kilim, Springfield, Colonnello Musch. In dischi e canzoni, l'apporto di Battiato ha lasciato ben impressa la sua firma senza essere limitante per gli artisti.
"Quando ho lavorato con Milva, con Alice e Giuni Russo, io mi sono limitato a fare il sarto: prendevo le misure", scherzava Battiato parlando delle donne con le quali aveva collaborato. Nacque proprio alle falde del vulcano "Milva e dintorni" del 1982, che conteneva "Alexander Platz" con cui la Pantera di Goro si esibì davanti alla Porta di Brandeburgo nel 1990 poco dopo la caduta del Muro di Berlino.
Alice nel 1980 era una cantante pop di medio successo, ma solo dopo l’incontro con Battiato trova una nuova entusiasmante dimensione, con l'uscita de "Il vento caldo dell’estate". La strettissima collaborazione fra i due artisti porta poi nel 1981 alla vittoria a Sanremo del brano "Per Elisa" cantata da Alice e a "I treni di Tozeur" che si classifica quinta all'Eurovision Song Contest 1984.
All’inizio degli anni 80 la carriera di Giuni Russo è a un punto di stallo. Quello con Battiato sarà un incontro fatale e con il cantautore siciliano nasce, oltre a una grande amicizia anche l'album "Energie", che è stato poi un riconoscimento commerciale per la carriera della cantante dalla sbalorditiva poliedricità vocale.
Si passa poi in tempi più recenti con la collaborazione del cantautore siciliano con Tiziano Ferro per uno dei brani del suo quarto album "Alla mia età" del 2008: insieme scrissero e incisero "Il tempo stesso". "Per me è una colonna portante della mia vita", ha raccontato Tiziano. Nel 2011 poi Battiato, insieme a Sgalambro, collabora con Adriano Celentano scrivendo "Facciamo finta che sia vero", canzone che dà il titolo a uno degli ultimi album del Molleggiato.