Elezioni in Afghanistan, attentati ai seggi: 2 morti e 17 feriti
Il presidente Rabbani: "Attacchi per terrorizzare la gente e impedire il voto" | Feriti dai colpi di mortaio anche un poliziotto e alcuni scrutatori
Almeno 2 le vittime e 17 i feriti - alcuni in modo gravissimo - in un'esplosione all'interno di un seggio elettorale allestito per le presidenziali a Kandahar, nel sud dell'Afghanistan. Diverse esplosioni sono state registrate a Kabul, Ghazni e Jalalabad. I talebani hanno rivendicato gli attacchi a Ghazni e Kabul e altri in località. Si temono nuovi attentati.
Per queste elezioni - i cui
primi risultati sono attesi per il 19 ottobre e i definitivi per il 7 novembre - in seguito alle pesanti minacce di violenza jihadista, le forze dell'ordine avevano garantito di aver preso tutte le misure necessarie per evitare incidenti e brogli. Dopo l'esplosione di poche ore fa, fonti ospedaliere di Kandahar parlano di
almeno un poliziotto e vari scrutatori fra i feriti. Altre fonti confermano le due vittime civili, ma rimane l'incertezza sul bilancio definitivo dei morti. Alcune reti di telecomunicazione sono ancora interrotte, molte completamente distrutte.
Il presidente
Burhanuddin Rabbani ha dichiarato che gli attacchi mirano a terrorizzare la popolazione, per impedire la regolare partecipazione al voto e ha aggiunto che l'affluenza alle urne a Kunduz sarebbe così bassa proprio per la
minaccia di ulteriori attentati. Il futuro presidente prenderà in mano
un Paese in guerra, dove il 55% della popolazione vive con meno di due dollari al giorno.
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