DA CEGLIE MESSAPICA

Conte: "Quota 100 e reddito di cittadinanza resteranno. E' il momento di una manovra espansiva"

Il presidente del Consiglio a tutto campo durante un'intervista a Ceglie Messapica

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Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, nel corso di un'intervista a Ceglie Messapica, nel Brindisino, ha detto che questo "è il momento di una manovra espansiva". Conte ha anche spiegato che "reddito di cittadinanza e quota 100 sono misure di protezione sociale. Fanno parte di misure già adottate di protezione sociale e intendiamo conservarle". Non verrà toccata nemmeno la flat tax per le partite Iva.

In particolare Conte ha spiegato che "la cosiddetta flat tax" per gli autonomi e le partite Iva "la conserveremo e cercheremo di incrementarla anche per i redditi superiori. Lavoreremo anche per introdurre un alleggerimento della pressione fiscale al di sopra di 65mila euro". Intervistato dal direttore di Affari Italiani, Angelo Maria Perrino, Conte ha parlato a tutto campo, dando indicazioni su come il governo si muoverà sul fronte economico ma commentando anche la recente sentenza della Corte costituzione sul fine vita e la fine del rapporto con la Lega.

Sulla manovra ha spiega di essere al lavoro su "una manovra espansiva perché in momenti come quelli attuali abbiamo un calo dell'export per ragioni non dipendenti da noi e se i consumi interni calano e sono più contenuti" è necessario dare un spinta. Non è mancato un accenno alla questione molto dibattuta sull'uso (e la tassazione) del contante. "Quello che vi posso dire è che quando avremo completato i tasselli del patto sociale, che ci consentirà di avere diradato ombre incertezze, ritornerò da voi per chiedervi di aderire a questo patto, che ha come obiettivo di incentivare l'uso delle carte, la moneta elettronica, ma non pagherete di più per commissioni o altro, anzi porteremo dei vantaggi, meccanismo premiali, in termini di alleggerimento della pressione fiscale".

Per ottenere il massimo del consentito sarà fondamentale il dialogo con l'Unione europea. "Sono molto ambizioso, penso che sulla base delle regole attuali dobbiamo lavorare per una maggiore flessibilità - ha spiegato il premier -: lavorerò perché l'Europa ci riconosca la possibilità di un piano per il Sud, per un Green New Deal e per le infrastrutture anche tecnologiche. Punto alla flessibilità massima nell'ambito delle regole ma sono ambizioso perché voglio modificarle quelle regole, perché il patto diventi di crescita, non solo di stabilità".

"Il mio sogno nel cassetto? Abbassare le tasse a tutti, contrastare definitivamente l'evasione, realizzare un'Italia verde" ha poi concluso Conte. Come vorrebbe essere ricordato, una volta andato in pensione? "Come una persona che ha compiuto degli errori ma che li ha fatti sempre nell'estrema convinzione di perseguire il bene comune".