La sorpresa, amara e in questo caso salata, è arrivata con il conto. Una stangata da 429 euro e 80 centesimi per due piatti di spaghetti al cartoccio di pesce e acqua. E' quanto denunciano due turiste giapponesi dopo un pranzo in un ristorante in pieno centro storico a Roma. Lo scontrino fiscale della discordia è diventato subito virale sui social. La replica del proprietario del locale: "Prezzi trasparenti, il menù era chiaro".
"Il nostro menu è chiaro, tutto è scritto nel dettaglio, basta guardare i prezzi: massimo 16 euro per uno spaghetto allo scoglio - ribadisce a Il Messaggero Giacomo Jin, il ristoratore -. Per pagare quella cifra le ragazze non avranno preso solo gli spaghetti, ma anche pesce che da noi è fresco: il cliente lo sceglie al bancone, noi lo pesiamo e lo cuciniamo".
Mancia da 80 euro - Nel conto salato le turiste evidenziano anche una mancia da 80 euro. Dal ristorante spiegano però che non è obbligatoria e che comunque varia tra il 10 e il 20% della cifra da pagare.