Lo stop di Federbasket all'iscrizione

Tam Tam Basket contro la norma anti-stranieri: "Fateci giocare nell'Eccellenza in nome dell'integrazione"

La squadra del Casertano formata da giovani nigeriani nati in Italia era stata "graziata" nel 2017 con una legge ad hoc sullo "ius sportivo". Ora un nuovo stop dalla Federazione e l'appello social

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Una nuova battaglia per i diritti dei minori stranieri nati in Italia parte, anzi riparte, dal parquet del palazzetto dello sport di Castel Volturno (Caserta). Agli under 15 della Tam Tam Basketball, infatti, giovani atleti nigeriani di seconda generazione e vincitori del campionato regionale campano, viene impedito da Federbasket l'iscrizione al Campionato di Eccellenza, dove vige ancora la regola dei "due stranieri in squadra". Un torneo, questo, che non ha recepito la legge ad hoc del 2017 sullo "ius sportivo", passata proprio come norma "Salva-Tam Tam Basket", che ha permesso finora a questi atleti di competere e vincere, nel nome dell'integrazione. "Aiutateci a vincere la partita contro la burocrazia per il diritto allo sport", è l'appello social del coach Massimo Antonelli.

L'appello social del coach "Non vogliamo tradire questa passione, non ce la sentiamo di buttare al vento tre anni di lavoro e sacrifici", è l'appello social del coach Massimo Antonelli. "Vogliamo giocare e battere questa burocrazia incomprensibile e contraria alle regole sportive", aggiunge e chiama i sostenitori alle armi: "Intraprenderemo una nuova battaglia per i diritti, dopo la conquista della norma 'Salva Tam-Tam', e dovremo affrontare altre spese legali".

La storia della squadra di stranieri di Castel Volturno La favola della Tam Tam Basketball nasce tre anni fa con il coinvolgimento di atleti figli di stranieri che vivono sulla Domiziana, accomunati dalla passione per lo sport. "Abbiamo iniziato ad allenarci all'aperto e su un campo asfaltato dove gli infortuni erano gravi", ricorda il coach. In poco tempo la squadra, simbolo dell'integrazione, si è guadagnata il palcoscenico "dei grandi" e ha iniziato a sognare anche in grande: l'Nba.

Una sessantina i ragazzi coinvolti in questo progetto sociale; sono per la maggior parte nigeriani di seconda generazione. Sei le formazioni ai campionati campani iscritte dalla società che a maggio ha vinto con l'Under 15 il campionato regionale campano, consentendo il salto in quello di Eccellenza.

La decisione di Federbasket Nel punto dedicato al "Tam Tam Basket" all'interno delle determinazioni del consiglio federale di Bari di sabato 21 settembre si legge: "Due anni fa, la Fip decise di aderire alla richiesta di Tam Tam tesserando, in deroga alla normativa vigente, tutti i ragazzi di cittadinanza straniera a disposizione della società perché profondamente convinta della bontà del progetto volto all'integrazione sociale. Oggi la Fip, di fronte a un'ulteriore richiesta di deroga mirata all'impiego dei suddetti ragazzi in campionati d'Eccellenza si trova costretta, suo malgrado e per rispettare i regolamenti in essere a tutela dell'interesse generale del movimento e dell'equità competitiva, a non poter accettare tale richiesta".

"Si ricorda come la Fip, - si precisa , - aderendo alla propria mission e riconoscendo l'effettiva validità del progetto Tam Tam, si sia adoperata per sanare la posizione di Massimo Antonelli nei confronti del Comitato Nazionale Allenatori e abbia aiutato la società agevolando, attraverso il proprio Comitato Territoriale campano, tutte le pratiche di tesseramento".

"Non partecipare ai campionati d'Eccellenza non significa, per i ragazzi, dover smettere di giocare - si legge ancora. - Negli altri campionati non esiste infatti limite di utilizzo di atleti stranieri. Nei campionati d’Eccellenza vige invece la normativa per cui è consentito utilizzare solo due atleti stranieri per squadra".

Con la soluzione proposta che per la squadra sa di beffa: "Qualora Tam Tam lo ritenesse opportuno, in nome della piena integrazione e del miglioramento tecnico dei propri atleti, potrebbe optare per il prestito ad altre società come previsto dal regolamento. Consentire ad una società di utilizzare solo atleti stranieri nei campionati d’Eccellenza costituirebbe non solo un precedente ma anche un vulnus che ad oggi la pallacanestro italiana non potrebbe sopportare".