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Dolce&Gabbana: benvenuti nella 'sicilian jungle'

Natura tropicale e artigianato italiano regnano sovrani tra uncinetto, rafia, intrecci e pelle dipinta

ansa

"È una collezione molto felice, riflette ciò che siamo: due persone felici del nostro lavoro e della nostra vita" dice Stefano Gabbana. E in passerella, questa felicità si vede: se "jungle è il mondo e la Sicilia sono le nostre radici", il risultato per la primavera-estate 2020 è un ibrido tutt'altro che scontato. Merito anche del grande lavoro artigiano che sta dietro ogni capo che sfila al Metropol, in chiusura della Fashion Week milanese. Tra uncinetto, rafia, applicazioni a caldo, intrecci e pelle dipinta, l'80% di ciò che si vede è fatto da mani italiane. "Siamo i più fortunati al mondo, in Italia possiamo fare qualsiasi cosa" aggiunge Gabbana, raccontando che la rafia dei nuovi completi sagomati è stata lavorata dagli artigiani che solitamente intrecciano i cesti a Firenze.

Dolce&Gabbana, benvenuti nella 'sicilian jungle'

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