La moda femminile torna al classico e Giorgio Armani interpreta questa tendenza a modo suo: ricercandone l’essenza della femminilità in chiave di una rinnovata leggerezza e sensualità. “Non si deve tornare indietro, le donne sono cambiate, lavorano tutte e sono anche più sexy”, ha spiegato lo stilista alla presentazione della sua collezione donna per la primavera-estate 2020, dedicata alla Terra e ai suoi colori. Palazzo Orsini ha ospitato la passerella in questa Fashion Week milanese, un percorso di forme sempre più lievi e vaporose.
UNA FEMMINILITÀ RINNOVATA - L’apertura della sfilata è in tailleur. L’impressione è familiare, ma il taglio a kimono delle maniche, la rotondità delle spalle, l’accento sul punto vita definiscono una silhouette nuova, che segue le curve del corpo. I blazer sono indossati con i pantaloni, fluidi oppure asciutti. Le gonne sono lunghe e danzanti, i parka di organza, le lavorazioni in fil coupé smaterializzano le superfici delle giacche accostate al busto. Tutto è trasparente e senza peso anche nel moltiplicarsi degli strati. Le stampe floreali, sovrapposte, creano sdoppiamenti ed effetti miraggio. Gli abiti lunghi ondeggiano, fino ad elevarsi nello scintillio policromo dei lunghi robe manteau per la sera interamente ricamati. Questa ricerca di una femminilità “naturale” è sottolineata dalle scarpe trasparenti o dalle francesine intrecciate, sempre piatte, e dalle borse, piccole, tonde, a sacca, realizzate negli stessi materiali degli abiti.