Sul palco di Atreju

Orban: "Governo italiano è separato dal popolo" | Di Maio: "Eviti inutili ingerenze"

Il premier ungherese sul palco di Atreju: "Sui migranti pronti ad aiutare Roma a difendere i confini, diciamo no alle quote di redistribuzione"

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"In Italia il governo si è separato dal popolo. Sta tornando la sinistra che sta facendo entrare i migranti e aumentare le tasse. Sempre gli stessi errori, non hanno imparato niente dal passato". Lo afferma il premier ungherese Viktor Orban, dal palco di Atreju. "Migranti? L'Ungheria è pronta ad aiutare l'Italia nella difesa dei confini e nei rimpatri nei Paesi d'origine, ma non possiamo farli entrare. Diciamo no alle quote di redistribuzione", aggiunge.

"Non posso sopportare l'idea che i migranti sostituiscano i bimbi non nati", ha detto il premier ungherese. "Abbiamo il diritto di difendere la nostra libertà cristiana, di difendere quanto fatto negli ultimi 2000 anni: questo è un nostro principio". "La sinistra utilizza l'immigrazione, importa dei votanti, pensa che l'Europa debba lasciare alle spalle la tradizione cristiana e debba entrare in una fase post-cristiana. Dietro l'immigrazione - ha aggiunto - c'è un business di chi aiuta gli scafisti e muove tantissimi soldi. Noi, dai tempi del 2015, ci siamo alleati per andare controcorrente".

"In Ue la stampa è di sinistra, in Ungheria è diverso" - "In Europa, se votassero solo i giornalisti, la sinistra vincerebbe 9 a uno. In Ungheria è diverso: i giornalisti non possono parlare il bla-bla europeo, non si possono dire cose 'politically correct', perché il giorno dopo la stampa cristiana li criticherebbe, direbbe che hanno detto fesserie", ha spiegato Orban intervistato dal direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano. "Qualcuno dirà che ho fatto un discorso fascista, ma le cose stanno così".

La replica di Di Maio - Alle parole di Orban ha replicato Luigi Di Maio. "Eviti inutili ingerenze - ha detto il ministro degli Esteri -. Non permetto a nessuno di giudicare o attaccare l'Italia, men che meno a chi fa il sovranista ma con i nostri confini. Orban non conosce il popolo italiano, parli quindi del suo popolo, se vuole, non del nostro".