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Omicidio Pomarelli, Sebastiani: "Mi ricordo le mie mani su di lei"

A "Quarto Grado" l'interrogatorio dell'assassino di Elisa

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"Io, ero... c'erano tutti e due i fattori. Io ero innamorato di lei, sì. Secondo me Elisa mi voleva bene, l'ho sempre sostenuto questo fino... all'altro giorno". Così Massimo Sebastiani durante l'interrogatorio parla di Elisa Pomarelli. L'uomo è stato arrestato due settimane fa per l'omicidio della ventottenne. "Io mi ricordo solo... una scarica dentro di me enorme quando mi ha detto 'Non c'è neanche più bisogno di vederci così tanto. Io mi ricordo... le mie mani... su di lei e poi sento quest'asse qua che cade

"Mi sembrava che respirasse un po'", prosegue raccontando cos'è successo dopo averla aggredita. "Ma non ricordo. So che poi l'ho avvolta in questa coperta, dopo è subentrato il panico. L'idea delle conseguenze che sarebbero successe. Sono andato in macchina a cercare dove metterla. 'Adesso dove vado? Dove la metto? Dove la metto?', mi dicevo. Ho iniziato a pensare, se buttarla in un lago, se consegnarla alle autorità. Per paura che rintracciassero il suo cellulare, quando l'ho visto l'ho preso e l'ho lanciato. Dopo aver trovato dove lasciarla ed esserci arrivato, sono entrato in una fase strana. Non riuscivo a focalizzare quanto fosse successo, pur rendendomi conto della gravità della situazione".

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